La notifica di una cartella esattoriale può non essere la fine del mondo. Ecco infatti una buona notizia estiva per i contribuenti italiani.
Ricevere una cartella esattoriale è certamente una sensazione non proprio piacevole. A volte, peraltro, viene percepita ancor peggio rispetto alle conseguenze che può portare. Bisogna comunque attivarsi subito per evitare il peggio. Ma anche essere coscienti che a volte possono arrivare buone notizie, come quella di cui vi parliamo oggi.
Quando un cittadino e contribuente ha pendenze con il Fisco o, comunque, con lo Stato italiano, può ricevere una cartella esattoriale che gli intima di pagare. A quel punto, non bisogna cadere nello sconforto, sebbene, come dicevamo, la notifica di una cartella esattoriale possa essere vista con un grande dramma. Soprattutto nei difficili tempi economici che viviamo. A quel punto, dicevamo, il contribuente può saldare quanto dovuto come prima opzione.
Oppure può chiedere una rateizzazione, per avere maggiore tempo e maggiore possibilità di mettersi in regola. In ultima istanza, qualora consideri la richiesta infondata, può impugnare il provvedimento. Va detto che, per i morosi può arrivare, in ultima istanza, anche il pignoramento bei beni. Ma si tratta di una extrema ratio che può essere scongiurata. Insomma, la ricezione di una cartella esattoriale non è di certo una buona notizia. Ma nemmeno una catastrofe. Anche perché, come stiamo per dirvi, arrivano buone notizie.
Quando un contribuente paga una somma superiore a quella dovuta per una cartella di pagamento, ha diritto a un rimborso. Si tratta di un procedimento pressoché automatico, dato che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione si occupa di notificare il contribuente del diritto al rimborso tramite una comunicazione ufficiale.
Un unico fattore da tenere a mente è il fattore tempo: è quindi importante controllare regolarmente la propria posta, sia tradizionale che elettronica, per non perdere eventuali notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il contribuente ha due opzioni per richiedere la verifica del rimborso. Può farlo recandosi di persona presso uno sportello territoriale dell’Agenzia delle Entrate, ma oggi può farlo anche online, tramite il sito dell’Agenzia stessa.
Così facendo, dunque, i contribuenti possono recuperare rapidamente le somme pagate in eccesso, migliorando la loro situazione finanziaria e riducendo lo stress associato a possibili errori nei pagamenti. Ovviamente, su questi temi, il consiglio è sempre quello di farvi affiancare da professionisti del settore quali i commercialisti.