Il Superbonus, così come lo abbiamo conosciuto, è stato ora abolito, ecco ora quanto è possibile risparmiare nei lavori di casa.
Uno dei provvedimenti più noti del governo Conte è stato il Superbonus, grazie a cui era possibile ottenere uno sconto in fattura o la cessione del credito per le ristrutturazioni di casa, arrivando a recuperare il 110%. Ben presto ci si è però resi conto di come quel provvedimento non fosse sostenibile per le casse dello Stato, per questo Giorgia Meloni ha deciso di intervenire in modo sostanzioso mettendo in atto una serie di tagli
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La misura è comunque ancora in vigore, anche se con caratteristiche diverse rispetto a quanto avvenuto finora, così da rendere più equa la gestione dei fondi. Effettuare una serie di lavoro è possibile, ma con vantaggi minori rispetto al passato.
Il nuovo Superbonus non impedisce di effettuare lavori in casa e provare a risparmiare, ma con caratteristiche differenti rispetto a quanto accaduto finora. Usufruire di alcune opportunità ad hoc è possibile ed è importante saperlo così da provare a organizzarsi, soprattutto in un periodo come questo in cui tanti cittadini sono alle prese con la dichiarazione dei redditi.
Ora l’agevolazione è disponibile per alcuni tipi di ristrutturazioni. In questa casistica rientrano i lavori che permettono di cablare gli edifici e di ridurre l’inquinamento acustico, gli interventi per il risparmio energetico, in modo particolare quelli che sfruttano le fonti rinnovabili, e gli interventi di bonifica dell’amianto, oltre a quelli che consentono di ridurre le possibilità di andare incontro a incidenti domestici.
Non si devono inoltre dimenticare anche altri interventi che possono essere di importanza cruciale per molti, quali quelli che consentono di ridurre le barriere architettoniche e quelli per il ripristino dell’immobile danneggiato dopo eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Da questi sono invece esclusi quelli per la manutenzione ordinaria, così da evitare che si tenda ad approfittare dell’occasione per mettere in atto soluzioni che sono state da tempo. La detrazione è invece possibile per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
La detrazione concessa sarà in dieci anni invece che in quattro, per quanto concesso a partire dal 1° gennaio 2024, le banche possono invece concedere l’ok solo per i crediti che hanno già a bilancio. Le famiglie, almeno per quanto riguarda i crediti, vengono quindi tutelate. A partire dal 2025 il bonus ristrutturazioni darà diritto al 36% su un massimo di 48 mila euro in 10 anni, mentre dal 2028 al 2033 sarà ridotto al 30%.