Negli ultimi giorni centinaia di contribuenti stanno ricevendo delle lettere dal fisco: ecco di che cosa si tratta e cosa bisogna fare per evitare ulteriori controlli.
Proprio in queste ore moltissimi italiani stanno ricevendo una serie di lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate. Di che cosa si tratta esattamente? Dobbiamo dire subito che la lettera arriva per degli accertamenti. Tuttavia, prima di andare nel panico, ricordiamo che il fisco ha sempre la possibilità di approfondire la situazione fiscale dei contribuenti, in qualsiasi momento.
Quindi cerchiamo di capire bene di che cosa si tratta stavolta e come agire nel caso in cui venisse recapitata anche a noi una comunicazione dell’AdE. L’importante è rispondere entro 15 giorni dalla ricezione, altrimenti si rischiano controlli più invasivi e serie conseguenze.
Controlli fisco: perché sta arrivando una lettera a moltissimi italiani e cosa fare
Come abbiamo anticipato fin dall’inizio del nostro articolo, negli ultimi giorni moltissimi italiani hanno ricevuto delle lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate. Di fatto, si tratta di una serie di questionari che mirano a fare ulteriori verifiche ed accertamenti nel caso di quei contribuenti la cui posizione fiscale sembra presentare delle anomalie.
Ricordiamo a tal proposito che, come indicato dall’art.32, comma 1, numero 4 del Dpr n.600/73, il Fisco può sempre “inviare ai contribuenti questionari relativi a dati e notizie di carattere specifico rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti nonché nei confronti di altri contribuenti con i quali abbiano intrattenuto rapporti, con invito a restituirli compilati e firmati”.
In altre parole, queste lettere sono dei questionari che mirano a chiarire dei possibili errori ed incongruenze emerse durante dei controlli incrociati, effettuati nei database a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Dunque si tratta di un atto istruttorio a tutti gli effetti, quindi va affrontato con serietà.
Il contribuente che abbia ricevuto tale lettera dovrà quindi rispondere di solito in non meno di 15 giorni, fornendo tutte le informazioni e i documenti richiesti dal fisco, che di norma sono elencati all’interno della comunicazione ricevuta. In questo modo, si ha la possibilità di provare a chiarire la propria posizione, evitando di dare inizio ad un accertamento fiscalevero e proprio.
Ciò che potrebbe aver fatto scattare il controllo potrebbe essere in sostanza legato a movimenti di denaro all’estero, investimenti sospetti a causa della situazione fiscale documentabile o incongruità tra il tenore di vita e i redditi dichiarati. In base al problema riscontrato, l’AdE invia ai contribuenti diverse tipologie di questionario. Una volta pronta, la risposta dovrà essere consegnata a mano presso gli uffici dell’Agenzia, tramite raccomandata A/R o via Pec agli indirizzi indicati nella lettera.
