È in arrivo un nuovo bonus da 650 euro al mese per queste categorie: non fatevelo scappare. Ecco a chi spetta.
L’Italia, si sa, versa in condizioni economiche disastrose e ormai lo Stato da qualche tempo si è mosso per fornire dei sussidi economici ai cittadini più bisognosi. Infatti, tra i tanti benefit è in arrivo uno nuovo bonus di ben 650 euro per alcune categorie di persone. Molti di voi adesso si chiederanno come poterlo ottenere. E noi siamo qui per svelarvi tutti i dettagli del caso.
La normativa prevede il riconoscimento di appositi benefici economici alle famiglie con figli con disabilità, o anche solo con un disturbo dell’apprendimento accertato dalle apposite commissioni mediche. L’importo stanziato è di circa 650 euro al mese. Le misure da prendere in considerazione sono perlopiù tre: l’indennità di frequenza, l’assegno unico e l’assegno di inclusione. Ma per ognuna di queste misure ci sono differenti requisiti da soddisfare.
Bisogna precisare che per il figlio con disturbo dell’apprendimento non ci sono aiuti economici mirati, in quanto tale condizione non viene riconosciuta al pari di un handicap. Ma nel caso in cui al figlio di età inferiore ai 18 anni sia stato accertato un disturbo specifico dell’apprendimento, è possibile rivolgersi all’apposita commissione Inps ai fini del riconoscimento della difficoltà persistente allo svolgimento dei compiti e delle funzioni proprie della sua età (ai sensi dell’articolo 2 della legge n. 289 del 1990).
Se il disturbo accertato dovesse portare al suddetto riconoscimento, allora si può fare richiesta dell’indennità di frequenza. Tale sussidio spetta per 12 mensilità e nel 2024 ha un importo pari a 333,33 euro. Ma ai soli nuclei familiari con reddito non superiore a 5.725,46 euro. L’accesso al beneficio è inoltre condizionato alla frequenza di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado, come specificato dall’Inps:
In caso di figli a cui è stata riconosciuta disabilità, vanno considerate invece le maggiorazioni riconosciute con l’assegno unico universale che per i minori ammontano, indipendentemente dall’Isee, a 119,60 euro per i casi di non autosufficienza; 108,20 euro per la disabilità grave; 96,90 euro per la disabilità media.
Questi importi si aggiungono alla quota base spettante per il figlio minore, pari a 199,40 euro per chi ha un Isee che non supera i 17.090,61 euro. Nel peggiore dei casi, quindi, il beneficio può essere pari a 319 euro, con l’aggiunta di circa 34 euro nel momento in cui entrambi i genitori hanno un reddito. In presenza di un figlio minore spetta anche l’assegno di inclusione, a patto che l’Isee risulti inferiore a 9.360 euro.
Per l’importo si parte da 500 euro per la persona sola, con l’addizione di quote specifiche per ogni componente ulteriore che, nel caso di figli minori con disabilità, è pari a 250 euro al mese. Precisiamo che l’indennità di frequenza e l’assegno di inclusione non sono cumulabili. Mentre quest’ultimo e l’assegno unico sono compatibili. Per ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi agli appositi canali telematici.