Lo storico marchio pesarese, Cucine Berloni, è stato ceduto all’asta: ecco chi se lo è aggiudicato
Cucine Berloni, storico marchio marchigiano, ha cambiato proprietà. Il brand è stato venduto all’asta per 2 milioni e 100mila euro e ad aggiudicarselo è stata una società con sede a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che controlla il gruppo Arredatissima.
Il marchio fu fondato nel 1960 a Pesaro dai fratelli Antonio e Marcello Berloni che negli anni hanno portato il brand ad essere conosciuto non solo in Italia, ma anche in tutta Europa. Dal 1981 al 1987, l’azienda è stata lo sponsor ufficiale della Auxilium Pallacanestro Torino che in quel lasso di tempo era nota appunto come la Berloni Torino.
La società veneta, che opera principalmente al centro-nord, ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha annunciato di aver rilevato il marchio pesarese che, come noto, dal 2014 era controllato da una holding asiatica, dopo i problemi scaturiti nel 2019.
Nel comunicato diramato da Arredatissima si legge: “Con l’acquisto del marchio vogliamo ridare vita e dignità ad un brand universalmente noto e immediatamente riconoscibile, che ha fatto la storia dell’arredamento italiano“.
Il co-fondatore della società veneta, Ottavio Sartori, ha poi aggiunto: “Berloni entra a far parte del grande universo di Arredatissima. E’ un’opportunità che stavamo accarezzando da tempo, e che non appena si è presentata l’occasione, abbiamo colto al volo. La nostra volontà era quella di metterla a frutto e di arrivare a promuovere una linea dedicata (Berloni by Arredatissima) che secondo i piani dovrebbe essere presso disponibile in tutti i nostri showroom“.
Il nuovo progetto di Arredatissima vuole introdurre sin da subito i prodotti targati Berloni. In ogni punto vendita, infatti, saranno presenti 4/5 prodotti Berloni (cucine, camere, divani, ecc.). L’azienda veneta si è detta fiera di poter contribuire alla rinascita di un brand famosissimo e di grande valore sia in Italia che all’estero.
Arredatissima conta ben 24 negozi in Italia e nei prossimi tre anni l’azienda punta ad aprirne almeno altre 12. Ci lavorano più di 500 dipendenti, tra cui il 60% donne e nel 2022 l’azienda ha generato un fatturato di 100 milioni di euro con una crescita del 35,5% sul 2021.