Il bonus tredicesima era una buona notizia. Tuttavia, escluderà drammaticamente alcune categorie. Tra queste, i pensionati, e non solo.
Il governo ha introdotto un nuovo bonus tredicesima attraverso il Decreto 1° Maggio (DL IRPEF-IRES), mirato a premiare i dipendenti a basso reddito. Eppure, va sottolineato fin da subito che questa misura esclude drammaticamente alcune categorie. Tra cui i pensionati.
Una buona notizia, dunque, per quanto riguarda l’inserimento del bonus tredicesima. Ma solo a metà. O, se preferite, per pochi. Già, perché tale incentivo, di cui a breve vi forniremo gli importi, non sarà concesso a tutti. Le ultime indicazioni dicono che vi sono alcune categorie escluse. E i pensionati sono solo una di queste.
L’indennità, che può arrivare fino a 100 euro, sarà erogata a gennaio 2025 dai sostituti d’imposta, principalmente le aziende. Il bonus è stato concepito come una misura temporanea in attesa della detassazione delle tredicesime, prevista dalla riforma fiscale per il lavoro dipendente.
Le anticipazioni sui requisiti e sulle modalità di pagamento suggeriscono che si tratterà di un sussidio aggiuntivo, valido solo per quest’anno, inserito nelle buste paga dei lavoratori dipendenti. Tuttavia, la platea dei beneficiari è piuttosto limitata: per ottenere il bonus, è necessario avere un reddito complessivo, incluso quello del coniuge e di almeno un figlio a carico, non superiore a 28.000 euro, oppure essere genitori single con almeno un figlio a carico.
A fine anno, i dipendenti dovranno comunicare al datore di lavoro il loro reddito complessivo per auto-certificarlo. È importante notare che non è prevista alcuna erogazione per i pensionati o per coloro che ricevono assegni equiparati. Inoltre, c’è una considerazione di capienza fiscale da tenere presente: il bonus è calcolato sull’imponibile IRPEF relativo ai redditi da lavoro dipendente, escludendo pensioni e assegni assimilati.
Se un dipendente non ha credito d’imposta sufficiente al netto delle tasse e delle detrazioni già spettanti, non riceverà l’incentivo. Per i cittadini che hanno lasciato il mondo del lavoro e che hanno un basso reddito rimane il tradizionale bonus tredicesima pensionati, che varia in base all’importo della prestazione.
Il sussidio massimo ammonta a 154,94 euro. Spetta in misura piena a chi percepisce una pensione fino a 598,61 euro al mese e parziale a chi ha un assegno mensile di 610,53 euro. Ci sono anche ulteriori requisiti di reddito complessivo da rispettare: per il 2024, possono accedere al bonus tredicesima i pensionati con un reddito complessivo individuale fino a 11.672,90 euro annui, o 23.345,79 euro all’anno se coniugati (entrambe le soglie devono essere rispettate).