Non fare la dichiarazione dei redditi, in modo voluto o anche solo per una dimenticanza può avere conseguenze? Ecco la risposta.
La primavera è sinonimo per molti contribuenti di dichiarazione dei redditi, momento che fa paura a molti perché si verrà a sapere se si dovranno sostenere spese nei mesi successivi. Questa situazione fa paura ovviamente soprattutto ai liberi professionisti, che devono versare in autonomia i contributi, spesso con costi che possono essere difficili da sostenere per chi ha già altre spese fisse da gestire.
Si può però dimenticare di dover effettuare la procedura, a volte perché si pensa di essere esenti ma non è così, in altri casi addirittura deliberatamente, pensando di farla franca e di creare un beneficio al proprio portafoglio, pur non essendo così. E’ bene quindi sapere quali possono essere le conseguenze previste in questi casi.
Sottrarsi al pagamento delle tasse per non avere fatto la dichiarazione dei redditi può essere una mossa che si ritiene congeniale sul momento, ma che alla lunga, dopo che sono stati eseguiti i controlli di rito, può portare a conseguenze poco piacevoli.
E’ innanzitutto importante se si vogliono evitare errori sapere se si rientra tra i contribuenti che sono obbligati a farla oppure no. Non c’è alcuna necessità di procedere da parte dei lavoratori dipendenti che hanno un solo sostituto di imposta e nessun altro reddito, in questo caso non ci sono dubbi di alcun tipo sul guadagno percepito. E’ il sostituto d’imposta a compiere il conguaglio fiscale. Anche chi rientra in questa categoria può comunque effettuare il modello 730 (vale anche per i pensionati) se hanno effettuato alcune spese, come quelle mediche, e desiderano rientrare parzialmente di quanto sostenuto grazie alla detrazione fiscale prevista per ogni situazione.
La situazione è ovviamente diversa per gli utenti che sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi. Si deve conoscere quale sia la data ultima per procedere, così da evitare ritardi. Quest’anno si potrà farlo fino al 30 settembre, mentre per il modello Redditi il termine ultimo è fissato per il 15 ottobre. E’ comunque concessa una proroga, pari a 90 giorni dalla scadenza ultima (15 ottobre), che porterà a subire conseguenze, ma in forma ridotta.
Si parla di dichiarazione dei redditi omessa se non si presenta alcun modulo nemmeno dopo i 90 giorni. L’entità delle sanzioni varierà a seconda della cifra che era prevista:
Attenzione, però, se non si sono versati importi superiori a 50 mila euro si configura un reato penale. Oltre a dover pagare la cifra prevista, scatta anche la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni.
E’ possibile comunque regolarizzare la propria posizione, pur non avendo presentato la dichiarazione dei redditi secondo la tempistica prevista. Questo può essere fatto attraverso una procedura specifica denominata ravvedimento operoso: se ci si è mossi entro i 90 giorni si pagheranno solo 25 euro.
Qualora invece si dovesse procedere dopo i 90 giorni dalla scadenza ma entro un anno, è prevista una sanzione pari a 200 euro.