A Cantiano, in provincia di Pesaro e Urbino, si è tenuta l’assemblea dell’Ebam, ossia dell’Ente bilaterale artigianato Marche
L’Ebam ha deciso di svolgere l’assemblea a Cantiano, comune in provincia di Pesaro e Urbino colpito dall’alluvione nel settembre 2022. Si è trattato di un’assemblea volta all’approvazione del bilancio 2023 e com’è noto l’associazione ha stanziato un plafond di 500.000 euro per imprese presenti nelle province di Ancona e Pesaro-Urbino che sono state colpite dall’alluvione.
Inoltre sono stati destinati più di 200 mila euro di donazioni da parte degli enti bilaterali dell’artigianato e 40 mila euro sono stati stanziati per il ripristino e la riqualificazione di alcuni punti precisi del comune di Cantiano.
Nell’assemblea, svoltasi proprio nel piccolo comune al confine con l’Umbria, il presidente Riccardo Battisti ha spiegato: “L’obiettivo era offrire un ulteriore concreta occasione di vicinanza alla comunità locale dopo aver erogato dei contributi destinati sia la vita sociale che economica di Cantiano”.
Battisti ha sottolineato: “Siamo distanti di circa 20 punti in termini di PIL per abitante da regioni come l’Emilia Romagna e siamo sotto la media nazionale al fianco di alcune regioni del sud. Il numero delle aziende in calo del 3,1% e se fino ad oggi potevamo ritenere che le marche fossero una regione resiliente oggi la definirei Piuttosto una regione resistente cioè in difesa”.
Il presidente dell’Ebam ha poi ricordato come l’obiettivo dell’ente sia quello di essere un “solido vascello in un mare in burrasca” capace di sostenere i lavoratori e le imprese, in grado di impegnarsi anche al fianco dei giovani e delle startup che non riescono ad emergere.
Durante l’assemblea si è espresso anche Massimo Giacchetti, vice presidente dell’Ebam, che nel dettaglio ha spiegato: “Il sistema della bilateralità Artigiana dà risposte in maniera intelligente e mi domando che il 2023 sarebbe per i lavoratori e le imprese se non ci fosse stata l’Ebam. Dentro la bilateralità si sta creando valore aggiunto per le imprese ai lavoratori e l’esempio più significativo l’abbiam espresso nel periodo Covid nel quale sono entrate nel sistema altre 2500 imprese e più di 10000 lavoratori”.