Emergenza liquidità: lunedì parte il click-day per il rimborso DPI ma 50 milioni saranno una goccia nel mare

Lunedì si apre il click day che vedrà le imprese lottare per entrare in graduatoria nel bando “Impresa Sicura”, lo strumento per rimborsare le spese sostenute dalle imprese, di qualunque dimensione e operanti su tutto il territorio nazionale, per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Un bando che, se da un lato ammette il 100% delle spese effettuate, dall’altro ha due importanti limiti: il primo, che rientreranno solo le spese sotenute tra il 17 marzo e la data di invio della domanda di rimborso, il secondo l’esiguo plafond.

“Visto lo sforzo che le aziende hanno fatto e faranno ancora probabilmente a lungo sotto il profilo della sicurezza – dichiara il Presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani – auspichiamo che il Governo incrementi velocemente la dotazione per il bando sui DPI visto che la dotazione di 50 milioni a livello nazionale è assolutamente insufficiente a rispondere alle esigenze fino ad ora emerse e mappate da Confindustria. Un fabbisogno che dai dati raccolti nella nostra indagine, in caso di riapertura totale delle attività, supera i 365 milioni di mascherine al mese, di cui quasi 300 milioni di chirurgiche, oltre a 370 milioni di guanti monouso, praticamente introvabili, e quasi 40 milioni di lotti di disinfettante.”

Sono settimane che chiediamo una maggiore liquidità per le imprese e anche sul fronte della tassazione si deve intervenire urgentemente, come ribadito anche dal Presidente di Confindustria Marche.

“L’IRAP è una tassa odiosa, contro la quale da sempre tutti gli industriali combattono, sia a livello nazionale che locale. Non possiamo dunque, come sistema industriale delle Marche, che apprezzare e condividere le dichiarazioni rilasciate dal presidente designato di Confindustria durante il suo intervento ieri sera a Piazza Pulita” così Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche esprime condivisione per la recente presa di posizione di Carlo Bonomi sul tema dell’IRAP.

“Aggiungo che è ora che il Governo si fidi di noi e del senso di responsabilità delle nostre aziende. Non chiediamo la luna, ma solo provvedimenti reali ed efficaci da subito. Le risorse economiche promesse non sono arrivate e l’effetto sull’economia delle tante manovre è inesistente. Il taglio dell’Irap è una richiesta semplice e facile da applicare, ma è solo il primo di una serie di strumenti che potrebbero essere messi in atto. Pensiamo ad esempio ai pagamenti dei debiti alle imprese da parte della PA, all’aumento delle compensazioni fiscali o allo sblocco delle infrastrutture già dotate di copertura finanziaria. Ci sono 35 miliardi a disposizione, attiviamoli subito!”.

“Invece di fare proposte inaccettabili come quella di ridurre l’orario a parità di salario, o di promettere liquidità che invece non arriva- conclude Schiavoni – perché il governo non ascolta chi come noi non solo è disponibile a impegnarsi e a collaborare, ma ha ben chiaro di cosa ha bisogno il sistema industriale di questo paese per ripartire?”.

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