Un indennizzo che consente di interrompere il lavoro, ricevendolo fino al giorno della pensione: ecco di cosa si tratta.
Non sempre raggiungere i requisiti minimi per poter iniziare a ricevere la pensione di vecchiaia è facile e in tanti si trovano a dover, in tal senso, fronteggiare un vero e proprio percorso ad ostacoli. I quali, nella fattispecie, sono rappresentati dalla difficoltà di versare contributi previdenziali con continuità oppure dall’aver, dal lato anagrafico, cominciato a lavorare troppo tardi – ritrovandosi poi in una situazione di precarietà.
Ma in alcuni casi specifici esiste un indennizzo proposto dallo Stato che funge come una sorta di accompagnamento alla pensione: questo significa che sarà possibile interrompere il lavoro prima del tempo, beneficiando di un introito mensile che verrà ad interrompersi nel momento in cui sopraggiungeranno i requisiti per poter ricevere a tutti gli effetti il trattamento pensionistico. Scopriamo di che cosa si tratta.
La buona notizia è che tale indennizzo è stato prorogato anche per il 2024, come confermato recentemente dall’Inps con il messaggio numero 1785. Ciò consentirà a moltissime persone di beneficiarne presentando apposita domanda, a patto che i requisiti richiesti vengano rispettati. Non si tratta infatti di in aiuto rivolto a tutti, in quanto è pensato nello specifico per coloro che hanno chiuso la propria attività.
E, nella fattispecie, i commercianti, i quali si trovano in difficoltà dal punto di vista della maturazione dei requisiti previdenziali o anagrafici per la pensione. In tal modo potranno ricevere il cosiddetto trattamento pensionistico minimo, ovvero 598,61 euro al mese (importo calcolato per il 2024), che verrà loro corrisposto fino ai 67 anni.
La misura in questione riguarda sia i commercianti che i soggetti che esercitano attività commerciale su aree pubbliche, dagli agenti ai rappresentanti di commercio. E a coloro che, in qualità di titolari o coadiutori, esercitano attività commerciale al minuto in sede fissa. Restano invece esclusi esercenti ed attività commerciali all’ingrosso o effettuate al di fuori di mercati, banchi negozi di vicinato nonché agenti d’affari e assicurativi, procacciatori, agenti immobiliari e promotori finanziari.
I requisiti richiesti sono avere almeno 62 anni se uomini e 57 se donne; essere stati iscritti alla gestione speciale commercianti Inps per almeno cinque anni; aver cessato l’attività commerciale in maniera definitiva con riconsegna dell’autorizzazione per l’esercizio della stessa al comune; infine, aver effettuato la cancellazione del Registro delle imprese presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico Amministrativo- REA.