Fermo amministrativo addio: con questo trucchetto legale, l’auto circola ugualmente

Fermo amministrativo addio: scopri il trucco legale che ti permette di mantenere in movimento la tua auto. Tutti i dettagli.

Il fermo amministrativo dell’auto è un provvedimento che blocca l’uso del veicolo quando il proprietario ha debiti con l’Erario. Sembra complicato, ma basta non pagare le imposte o il bollo auto per trovarsi a rischio di blocco del veicolo. Il fermo amministrativo è emesso dall’Agenzia delle Entrate per mancati pagamenti di tasse, tributi o multe. Non è raro trovarsi in questa situazione: basta avere cartelle esattoriali non saldate per incappare nel fermo.

Il contribuente ha 60 giorni dalla notifica di una cartella per pagare: se non avviene, l’Agenzia può disporre il fermo per recuperare il credito. Il fermo amministrativo non è un’azione esecutiva per vendere il veicolo e recuperare il debito, ma una misura per spingere il debitore a pagare. Durante il fermo, l’auto non può circolare, né può essere rottamata, radiata dal PRA o esportata.

Il proprietario deve custodirla a proprie spese, non può parcheggiarla in strada e, se circola con il veicolo, rischia il ritiro della patente. Una volta saldato il debito, anche rateizzandolo, l’Agente della riscossione emette un certificato di sospensione del fermo. Tuttavia, il fermo sarà definitivamente cancellato solo quando il debito sarà estinto completamente.

Quando è possibile circolare con l’auto nonostante il fermo?

Normalmente, un’auto sottoposta a fermo non può circolare. Tuttavia, se il fermo è considerato illegittimo, è possibile richiedere la sua annullazione. Ad esempio, se il fermo colpisce l’unico veicolo del debitore, essenziale per recarsi al lavoro, può essere considerato illegittimo. In questo caso, il debitore può continuare a circolare fino alla risoluzione della questione. Inoltre, i veicoli destinati a persone con disabilità sono al sicuro dal fermo amministrativo.

Se la vostra auto adattata è già stata bloccata, potete farla liberare facilmente. Basta recarvi agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate o inviare una raccomandata per richiedere la cancellazione del fermo. Il rischio di un fermo amministrativo è abbastanza alto, dato che anche debiti relativamente piccoli possono provocarlo. Per esempio:

• Debiti tra 50 e 500 euro: si riceve prima un sollecito e poi un preavviso di fermo.
• Debiti tra 500 e 2.000 euro: solo il preavviso di fermo, che può riguardare una sola auto.
• Debiti tra 2.000 e 10.000 euro: stessa procedura dei debiti tra 500 e 2.000 euro, ma il fermo può colpire fino a 10 veicoli.
• Debiti superiori a 10.000 euro: si procede con l’ipoteca di beni immobili, e se non sono sufficienti, si può estendere il fermo all’intero parco auto del debitore.

In sintesi, è fondamentale tenere d’occhio i propri debiti e regolarizzare la situazione per evitare spiacevoli sorprese e restrizioni sul proprio veicolo.