Sono sempre di più gli italiani che scelgono di fuggire dai libretti postali. Sopra questa soglia scattano i controlli del Fisco: la cifra.
I libretti postali sono strumenti di risparmio offerti da Poste Italiane che consentono ai titolari di depositare e gestire il proprio denaro in modo sicuro. Sebbene non siano più utilizzati come in passato, i libretti postali continuano a essere una scelta popolare per molti risparmiatori in Italia. Infatti questo permette di accumulare denaro e ottenere un certo rendimento. Questi possono essere aperti presso qualsiasi ufficio postale in Italia, rendendoli facilmente accessibili a tutti.
Sono garantiti dallo Stato italiano fino a un certo importo, offrendo una protezione elevata sui risparmi depositati. Inoltre, come anticipato, possono offrire tassi di interesse variabili. Questi tassi sono generalmente più bassi rispetto ad altre forme di investimento, ma garantiscono una certa sicurezza. Grazie a questi è possibile prelevare denaro direttamente presso gli uffici postali o utilizzare gli sportelli automatici. Adesso però sempre più italiani ne stanno facendo a meno visto che sopra a questa soglia scattano i controlli.
I libretti postali rappresentano uno strumento di risparmio ampiamente utilizzato da molti italiani. Tuttavia, come ogni strumento finanziario, sono soggetti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate. Ma quando scattano esattamente questi controlli e quali sono i motivi che possono scatenarli?
I controlli dell’Agenzia delle Entrate sui libretti postali sono meno frequenti rispetto ad altre forme di verifica, come quelle sui conti correnti bancari. Allo stesso tempo è importante sapere che tali controlli possono essere avviati in presenza di movimenti sospetti.
In particolare l’AdE utilizza strumenti come il risparmiometro per monitorare e verificare i depositi di denaro, non solo sui conti correnti, ma anche sui libretti di risparmio postale. Questo strumento consente di incrociare i dati sui movimenti finanziari con le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti per identificare eventuali discrepanze. Sono diversi i motivi per il quale possono scattare i controlli.
Tra questi troviamo movimenti sospetti, incongruenze con la dichiarazione dei redditi e richiesta di dati specifici. Per evitare spiacevoli sorprese con il Fisco, è consigliabile utilizzare il libretto postale principalmente come strumento di accumulo dei risparmi anziché come un conto corrente per operazioni frequenti.
Ad ogni modo, bisogna ricordare che in generale questi controlli dell’Agenzia delle Entrate scattano quando si supera una quota di prelievo o versamento intorno ai 1000 euro. Il consiglio è quindi quello di utilizzare il libretto postale solamente come uno strumento di accumulo dei risparmi e non come un sostituto del conto corrente.