Le temperature troppo alte e le scarse precipitazioni continuano a mettere a dura prova l’agricoltura: ecco la situazione nelle Marche
Continua l’allarmismo in merito ha raccolto agricolo se il rapportato alle condizioni meteorologiche anomale. L’inverno mite, caratterizzato da temperature sopra la media e da pochissime precipitazioni piovose, gli addetti ai lavori nel settore agricolo.
In merito si è espresso il presidente di Coldiretti Marche, Francesco Fucili, che ha sottolineato come nelle ultime settimane di agricoltori hanno dovuto irrigare le coltivazioni. Si è trattato di un espediente mai messo in pratica durante la stagione invernale e obbligatoria per sopperire alla mancanza di piogge.
Gli agricoltori temono la siccità, al momento scaturita non solo dalle poche piogge ma anche dalla pochissima neve caduta sulle cime dell’Appennino marchigiano. Le temperature elevate rispetto alla media, in aggiunta, inducono le colture orticole, i vitigni e le piante da frutto ad una fioritura decisamente precoce. Condizione, questa, non di certo positiva.
“Il rischio – ha spiegato Fucili come si legge su Centropagina.it – è che gelate tardive, quando le piante sono in fase di gemmatura, possano danneggiare gemme e fiori, causando una ridotta produzione, come accaduto anche l’anno scorso. Nelle Marche abbiamo 20 Doc di vino, una nuova brutta stagione rimetterebbe in crisi il mercato e farebbe scarseggiare le uve di pregio, tipiche del nostro territorio”.
La viticoltura nelle Marche è già stata colpita dalle piogge incessanti a maggio e giugno scorso che, come molti ricorderanno, avevano causato danni importantissimi. Quest’anno a quanto pare la situazione non è delle migliori a causa della siccità e delle possibili gelate fuori stagione.
Bruno Bernabei, vivaista di Grottammare, ha spiegato: “Le mimose sono molto avanti, mentre alcune piante da fiore non hanno ancora avuto il fermo vegetativo invernale, come ad esempio le rose. Se dovesse arrivare qualche gelata tardiva potrebbe causare danni. Ci preoccupa anche la scarsità d’acqua, specie nelle zone dell’ascolano”.