SAN BENEDETTO – L’emergenza per il coronavirus non ferma l’attuazione dei progetti comunitari di cui il comune di San Benedetto del Tronto è partner.
Martedì 28 aprile si è tenuto in videoconferenza il sesto laboratorio territoriale tematico, del progetto europeo CREW (Coordinated Wetland management in Italy-Croatia cross border region) che vede insieme varie realtà di Italia e Croazia, con l’obiettivo di definire uno strumento di governance su più livelli capace di ottenere effetti complessivi sugli ecosistemi delle zone umide costiere e sui relativi sistemi socio-economici.
I portatori di interesse locali (associazioni ambientaliste e istituzioni pubbliche) che stanno collaborando da luglio 2019 e i rappresentanti politici e tecnici del comune di San Benedetto si sono riuniti in un webinar:
oltre, ovviamente, alla Riserva Sentina, rappresentata dal presidente Ruggero Latini, e al comune, presente con l’assessore all’ambiente Andrea Traini, al meeting hanno partecipato rappresentanti di Ufficio Contratti di fiume regionali, Autorità di Bacino distrettuale Appennino Centrale, AATO 5 Marche Sud, UNICAM, Regione Marche, Regione Abruzzo, Comune di Martinsicuro, Legambiente, Associazione Sentina, Associazione Marche a Rifiuti Zero, Carabinieri forestali e rappresentanti degli ISC cittadini.
L’incontro ha avuto lo scopo di introdurre la metodologia che verrà utilizzata per coinvolgere direttamente gli attori istituzionali e gli stakeholder territoriali, nella proposta di idee e azioni per la realizzazione degli scenari di sviluppo della Sentina di medio lungo termine. Questi scenari furono elaborati nella precedente fase del progetto, sviluppata a febbraio nella sede di San Benedetto dell’Università di Camerino.
La metodologia che si sta utilizzando segue i criteri forniti dell’EASW (European Awareness Scenario Workshop), un sistema riconosciuto dalla Commissione Europea per giungere ad un accordo fra i diversi gruppi di portatori di interessi attorno ad un determinato progetto di sviluppo sostenibile.
In questa fase, infatti, agli attori locali viene chiesto di proporre idee e azioni concrete e operative che sono ritenute prioritarie per la realizzazione delle “visioni condivise” elaborate nella prima parte del lavoro.
Le tematiche emerse sono legate a qualità dell’acqua, natura e biodiversità, cambiamenti climatici, erosione costiera e rischio idrogeologico, paesaggio, pianificazione territoriale, fruizione e sviluppo economico del territorio della Riserva Sentina.
Durante l’incontro, l’architetto Stefano Magaudda, della società U-Space e l’architetto Massimo Bastiani, della Rete Europea “National Monitor EASW”, hanno illustrato i progressi finora raggiunti con le attività di progetto e le modalità di compilazione di due schede che sono state distribuite a tutti i partecipanti.
Entro maggio le schede compilate verranno raccolte e, dopo una sistematizzazione da parte dello staff tecnico, agli attori locali sarà chiesto di votare le azioni prioritarie e più urgenti da realizzare e quindi da inserire nel Contratto di Area Umida della Riserva, che sarà approvato entro fine anno.