SAN BENEDETTO – Il sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e a tutti i ministri del Governo.
IL TESTO:
“Nella profonda consapevolezza della criticità del momento – che certamente condivido con le SS.LL. – il ruolo di amministratori delle collettività locali oggi ci consegna e ci impone un compito ulteriore: quello di farci portatori, nell‘emergenza, di istanze sociali che non possono restare a lungo disattese, e soprattutto non possono restare prive, quantomeno, di risposte che siano una volta per tutte chiare e tempestive sui tempi e sulle modalità.
Noi crediamo profondamente nel ruolo – che la Costituzione e le Leggi ci assegnano – di costante punto di riferimento delle realtà locali: abbiamo dato – e continueremo a farlo – il nostro contributo nella gestione dell‘emergenza.
Ma siamo altresì convinti che l‘alto senso di responsabilità mostrato dalle comunità che rappresentiamo meriterebbe qualche certezza in più su aspetti fondamentali (oltre che su quelli comportamentali) che saranno carne viva della ripresa.
La ripresa va costruita dalle fondamenta, e le fondamenta sono rappresentate da chiare linee di indirizzo e soprattutto da risorse che, fino ad oggi, il Governo non ci ha dato: abbiamo bisogno di idee e risorse per restituire slancio alle attività produttive, penalizzate dal crollo dei fatturati seguito alla caduta verticale dei consumi.
La filiera del turismo, ad esempio, è tra le più penalizzate e ad essa crediamo vada riservata particolare attenzione in quanto vero volano per lo sviluppo economico e sociale. Pare invece che proprio le imprese legate al turismo stiano oggi scontando, oltre agli effetti noti, diretti ed indiretti del coronavirus, l‘ulteriore penalizzazione in termini di deficit di attenzione e di chiarezza sui tempi e sulle modalità della ripartenza.
Abbiamo bisogno di idee e risorse anche per progettare nuove forme di sostegno alle famiglie in difficoltà, in un contesto in cui la capacità fiscale, e dunque i margini di agibilità, dei comuni sono estremamente ridotti, per non dire azzerati.
Il tutto in quadro di sostanziale semplificazione procedurale e amministrativa, ricordando che altri Paesi coinvolti nell‘emergenza sanitaria hanno voluto e saputo fare uso di tecnologia digitale a burocrazia zero.
Siamo disponibili, fin da ora, a ogni valutazione congiunta nelle opportune sedi istituzionali, per restituire al Paese e a ciascuno dei nostri territori quello slancio vitale e quella agibilità produttiva che l‘emergenza sanitaria ha drasticamente interrotto”.