Un’importante novità per i trasporti: quest’anno in bonus arriva in modo differente, scopriamo come fare richiesta.
Potersi muovere liberamente in città è sicuramente comodo, soprattutto quando si tratta di grandi metropoli, in cui per raggiungere il luogo di lavoro o altre destinazione occorre macinare chilometri. Un aspetto che si può risolvere sia con la macchina che con l’uso dei mezzi pubblici come la metro, il tram o l’autobus. A tal riguardo, chi è solito utilizzare questi ultimi sa bene quanto siano effettivamente sempre più costosi e in grado di incidere sul bilancio personale o familiare.
Di conseguenza, i bonus che riguardano biglietti e abbonamenti sono sicuramente ben visti. E, a proposito, recentemente ne è stato introdotto uno davvero interessante, ma che non è per tutti. Per accedervi bisogna possedere determinate caratteristiche e usare una particolare card, che contiene circa 70 euro da spendere per spostarsi. Ecco, quindi, cosa bisogna sapere in merito e come accedere all’incentivo che, seppur piccolo, rappresenta un valido aiuto dal punto di vista economico.
Quest’anno, il bonus trasporti arriverà in modo del tutto diverso, ovvero attraverso la carta Dedicata a te. Per chi non lo sapesse, si tratta di un sostegno riservato alle famiglie in difficoltà e che nel 2024 è stato aumentato nell’importo, proprio per contenere anche una parte di spesa relativa all’acquisto di carburante o all’abbonamento ai mezzi di trasporto.
Per poter accedere alla card, è necessario avere un ISEE familiare aggiornato e inferiore ai 15mila euro. Tutti i facenti parti del nucleo familiare, inoltre, devono essere iscritti all’anagrafe comunale. Prima di farne eventuale richiesta, è bene ricordare che la carta Dedicata a te non è compatibile con altri tipi di sostegno. Se, ad esempio, si percepisce già il reddito di inclusione, la Naspi o la DisColl non si potrà averla.
Un altro dato da conoscere è quello della graduatoria. Da quest’anno, infatti, la card sarà data in automatico fino ad esaurimento dei fondi, ma dando priorità a nuclei familiari più numerosi e con ISEE più basso. Si tratta di un provvedimento preso proprio per garantire che il sostegno giunga prima a chi ne ha davvero bisogno e, solo dopo, a chi pur necessitandone non si trova in una situazione di estrema difficoltà.