Nuovi strumenti digitali per potenziare i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Come cambia l’attività a partire dal 2024.
Una vera e propria rivoluzione è prevista in materia di controlli dell’Agenzia delle Entrate per il 2024. Grazie all’introduzione di tutta una nuova serie di strumenti di controllo per fare in modo che le irregolarità vengano progressivamente a ridursi e facendo affidamento, per raggiungere questo scopo, anche sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è fare in modo che gli strumenti digitali forniscano supporto non solo alla stessa agenzia ma anche alla Guardia di Finanza per individuare i casi di evasione fiscale e sanzionare chi ha commesso l’atto illecito, mettendovi fine.
Questo tipo di controlli vengono condotti annualmente praticamente senza sosta ma, l’impiego di algoritmi hi-tech molto sofisticati consentirà di fare un modo che a partire dal 1° gennaio essi siano ancor più serrati. Eludere il versamento delle imposte sarà, dunque, sempre più difficile e si prevede di incrementare la quantità di accertamenti rivolti agli insolventi affinché regolarizzino quanto prima la loro posizione. Vediamo dunque come sarà strutturata l’attività di monitoraggio.
Agenzia delle Entrate, dal 2024 raffica di controlli usando anche l’intelligenza artificiale. Cosa cambia
Il lavoro dell’Agenzia delle Entrate sarà diversificato, andando a concentrarsi su differenti settori come ad esempio quello del lavoro domestico di badanti e colf, gli affitti brevi ma anche chi ha beneficiato di interventi mediante il Superbonus ed altri bonus edilizi, verificando a tal proposito le variazioni delle rendite catastali. Non mancheranno poi accurati controlli sui modelli 730 e Persone Fisiche.
Ma come verrà utilizzata l’AI? La sua funzione sarà quella di andare ad ottimizzare le attività di recupero coattivo degli importi legati alla riscossione ma non solo. Con l’intelligenza artificiale verranno anche monitorati i contribuenti che non effettueranno la trasmissione dei dati necessari per elaborare la proposta di concordato preventivo biennale.
La finalità di tutta questa attività sarà quella di recuperare, tra il 2023 ed il 2025, oltre 57 miliardi di euro con un surplus rispetto al precedente triennio di 2,8 miliardi di euro. In tal modo sarà possibile impiegare risorse per finanziare il fondo destinato alla riduzione delle imposte. Gli strumenti impiegati saranno molteplici, dai big data agli automatismi, fino ai software basati per l’appunto sull’intelligenza artificiale.
L’Agenzia delle Entrate, del resto, lavora da anni per incrementare l’efficienza e la digitalizzazione e quello al via rappresenta un nuovo tassello di questo percorso. E sfuggire ai controlli diventerà davvero molto difficile.