Dieci anni di contributi possono bastare per andare in pensione ma l’assegno percepito non sarà certo elevato. Facciamo due conti.
La pensione di vecchiaia consente il pensionamento al raggiungimento dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi. Chi non arriva a tale traguardo non deve disperare. Ad alcune condizioni possono bastare dieci anni di contribuzione.
I contributi sono la chiave del pensionamento. Per lasciare il mondo del lavoro, infatti, bisognerà aver maturato un numero minimo di anni di contribuzione, diverso in base allo scivolo pensionistico scelto. La richiesta minima è di 20 anni per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata contributiva (pensionamento a 64 anni di età) oppure di soli 5 anni ma attendendo i 71 anni (se si è contributivi puri).
Le altre forme di pensione anticipata richiedono molti più anni di contribuzione. Ben 42 e dieci mesi per la pensione anticipata ordinaria (un anno in meno per le donne), 41 anni per la pensione precoci e per Quota 103, 35 anni per Opzione Donna e 30 o 36 anni per l’APE Sociale. Eppure anche dieci anni di contribuzione potrebbero essere sufficienti per lasciare il mondo del lavoro.
Gli scivoli di pensionamento con dieci anni di contributi sono vari. Una prima misura è l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia. Oltre ai contributivi puri – coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996 in poi – che compiono 71 anni, questo scivolo si rivolge ai chi ha versato contributi prima del 1° gennaio 1996 ma a condizione che possa ricorrere al computo della Gestione Separata avendo accumulato un’anzianità contributiva di 15 anni o più nelle altre gestioni di cui cinque anni successivi al 1° gennaio 1996 oppure possedendo un’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 inferiore ai 18 anni.
Dieci anni sono sufficienti anche per casalinghe e casalinghi iscritti al Fondo apposito. Il pensionamento si raggiunge a 57 anni di età a condizione che l’importo sia pari almeno a 1,2 volte l’assegno sociale ossia a 641,292 euro. Anche per alcuni iscritti alle casse professionali potrebbero bastare dieci anni di contributi (psicologi, consulenti del lavoro, avvocati, geometri, ragionieri, commercialisti). Il problema, però, è l’importo della pensione avendo solo 10 anni di contributi.
Soprattutto se calcolata con sistema contributivo la somma percepita mensilmente risulterà molto bassa, a malapena si potrebbe raggiungere il trattamento minimo. Bisognerebbe cercare di maturare il più alto numero di contributi possibile (anche con riscatto o versamenti volontari), puntando almeno alle Deroghe Amato che richiedono 15 anni di contributi per raggiungere una somma soddisfacente.