Come comportarsi qualora vengano segnalate irregolarità sul 730 inviato? Ecco che cosa si può fare in caso di controlli.
Con regolarità l’Agenzia delle Entrate effettua una serie di controlli, molti dei quali automatici mediante algoritmi e specifici software, relativi al contenuto del 730 inviato dai contribuenti. Ne deriva che migliaia di persone potrebbero ricevere, alcune settimane o mesi dopo aver inviato la propria dichiarazione dei redditi, una comunicazione proveniente proprio dall’Ade nella quale vengono segnalate eventuali irregolarità riscontrate e si forniscono tutte le indicazioni per provvedere quanto prima alla sistemazione degli errori.
Ma come bisogna comportarsi in questi casi e quando è bene saldare subito la sanzione o, in alternativa, presentare ricorso opponendosi alla segnalazione di irregolarità? Ecco la procedura da seguire.
Irregolarità sul 730 e segnalazione dall’Agenzia delle Entrate: come comportarsi
Anzitutto è bene non allarmarsi: l’Agenzia delle Entrate potrebbe aver notato anche errori in vostro favore e quindi si risulterà a credito mentre in altri casi sarà sufficiente effettuare il pagamento di un’integrazione. Ma vi è anche la possibilità che venga richiesta adeguata documentazione per comprovare la correttezza di uno o più punti poco chiari del 730. È dunque importante anzitutto conservare in un luogo sicuro tutti i documenti relativi agli anni passati (almeno cinque o dieci anni) con particolare attenzione a quelli riguardanti le spese. I dati vengono verificati dall’Ade annualmente e potrebbero far scattare un controllo automatico oppure un controllo formale.
Nel primo caso si esaminano dati quali quelli riguardanti il terreno e gli immobili o i cud. E verrà richiesto l’eventuale versamento del dovuto entro 30 giorni pagando la somma unitamente ad interessi e sanzione ridotta al 30%. Ma vi è anche la possibilità di contestare l’eventuale errore presentando presso gli sportelli dedicati la relativa documentazione. Per quanto riguarda il controllo formale viene effettuato per verificare che tra i dati inseriti e i documenti assestanti, in caso di deduzioni e detrazioni, vi sia una corrispondenza. In caso di pagamento entro 30 giorni la sanzione sarà ridotta mentre chi si oppone dovrà rivolgersi presso l’ufficio di competenza. Nel frattempo, trascorsi i 30 giorni, la procedura verrà portata avanti e la sanzione aumenterà il valore passando alla misura piena. Andrà dunque versata nei tempi indicati a meno che dalla contestazione non emerga la correttezza dell’operato del contribuente nel qual caso la procedura relativa ai controlli e alle relative sanzioni verrà ad interrompersi.