Quando due pensionati vanno a convivere la pensione di entrambi diminuisce? E se sì, in che modo? Tutto quello che c’è da sapere.
Ormai non è raro che due pensionati decidano di andare a convivere in tarda età. Si tratta di scelte che possono essere dovute a diverse motivazioni ma, di certo, la prima è offrirsi compagnia e supporto reciproco.
Anche se nella maggior parte dei casi vanno a convivere due persone che costituiscono una coppia, in molti altri casi non è così e si potrebbe decidere di accogliere in casa amici o parenti che non hanno un posto dove vivere o che hanno bisogno di una sistemazione temporanea durante un periodo di difficoltà.
Questa situazione però potrebbe far scattare una certa preoccupazione per quanto riguarda le conseguenze sugli assegni pensionistici.
In realtà questi problemi si pongono solo e soltanto se due pensionati che decidono di andare a convivere decidono anche di sposarsi perché, nel caso di morte di uno dei due, il vedovo otterrebbe la pensione di reversibilità.
Inoltre, nel caso in cui le persone in questione decidano di entrare a far parte dello stesso stato di famiglia, il loro ISEE diventerebbe cumulativo. Questo significa che, ovviamente l’ISEE familiare sarebbe più alto dell’ISEE di ognuna delle due singole persone. Se i due pensionati ottengono delle agevolazioni, delle misure di supporto economico o dei sussidi in virtù di un reddito basso, entrare a far parte di uno stesso stato di famiglia potrebbe rendere nulli i requisiti per percepire questo tipo di supporto economico da parte dello stato, con una conseguente difficoltà economica per la nuova famiglia.
A livello prettamente economico, quindi, se i due pensionati percepiscono sussidi statali oltre alla pensione è meglio non sposarsi.
Come evitare l’abbassamento della pensione quando si va a convivere
La legge italiana prevede la possibilità di essere legalmente conviventi senza dover necessariamente far parte di uno stesso stato di famiglia. Questo significa che anche due amiche pensionate possono andare a vivere assieme senza, per questo, dover rientrare nello stesso stato di famiglia.
Mantenendo due stati di famiglia separati la pensione di ognuno di due conviventi non influirà in alcun modo sull’altra e, quindi, non c’è alcun rischio che venga decurtata. Secondo la legge infatti, qualsiasi pensione previdenziale non è intaccata dai redditi di altri conviventi.
Al contrario, se i due conviventi dovessero anche sposarsi, allora la nuova famiglia potrebbe vedere diminuire il proprio assegno sociale o l’integrazione al trattamento minimo.
