La pensione può essere pignorata se hai debiti: in questi casi ti salvi e non devi nulla

Anche la pensione può essere pignorata in caso di debiti. C’è un modo, però, per salvarsi. Vediamo cosa bisogna fare.

Aumentano i prezzi e, purtroppo, aumenta pure il numero delle persone che contraggono debiti. Esiste tuttavia un modo per evitare di farsi pignorare la pensione. Vediamo in cosa consiste.

Come evitare il pignoramento delle pensione
Anche la pensione può essere pignorata – Ascoli.cityrumors.it

Quando si parla di debiti si pensa subito a persone disoneste e furbetti. Ma non è sempre così. L’inflazione e il carovita degli ultimi due anni hanno messo in ginocchio anche tanti bravi cittadini onesti. Soprattutto gli anziani che, con una pensione media o addirittura bassa, non riescono più ad arrivare alla fine del mese.

I debiti, si sa, portano dritti verso un’unica strada: quella del pignoramento. Molte persone non lo sanno, ma anche la pensione può essere confiscata. I nostri creditori, per rifarsi della perdita subita, possono ottenere non solo il pignoramento della nostra casa, della nostra auto, del nostro conto in banca: anche stipendi e pensioni sono compresi. C’è, però, un modo assolutamente legale per evitare che ciò accada.

Pensione: ecco come puoi evitare il pignoramento

Se hai contratto dei debiti che, al momento, non riesci a risarcire ma vuoi evitare il pignoramento della pensione, una soluzione c’è ed è del tutto legale. Scopriamo cosa bisogna fare.

In che modo evitare che la pensione venga pignorata
In questo modo eviti il pignoramento della pensione – Ascoli.cityrumors.it

A tutto c’è un limite: persino ai pignoramenti. È giusto che il creditore riabbia indietro ciò che gli spetta, ci mancherebbe. Ma anche il debitore deve poter continuare a vivere e non può, dunque, essere ridotto sul lastrico. Di conseguenza, è stato fissato un “minimo vitale” su cui nessun creditore può rivalersi.

In pratica, non si può pignorare la pensione per intero ma, al cittadino che ha contratto uno o più debiti, deve sempre essere lasciato il minimo vitale per provvedere, quantomeno, ai bisogni essenziali. Pertanto, può essere pignorata solo la parte di pensione che supera il parametro in questione. A questo punto, bisogna capire a quanto ammonta il minimo vitale per capire quanto può esserci pignorato.

In Italia è stato stabilito che esso corrisponde al doppio dell’importo dell’assegno sociale. L’ammontare di quest’ultimo cambia ogni anno, poiché è soggetto a rivalutazione annua. Per il 2024, è pari a 534,41 euro al mese. Dunque, il minimo vitale quest’anno corrisponde a 1068,82 euro. Se la tua pensione è pari o inferiore a tale cifra non potranno pignorarti nulla.

Se, invece, ricevi una prestazione superiore a suddetta somma, potranno pignorarti solo la parte eccedente e sempre entro il limite di un quinto del totale della pensione. Quindi, supponiamo che una persona abbia un assegno mensile pari a 1100 euro: potranno pignorare solo la differenza tra 1100 e 1068,82 – che, come detto, corrisponde al minimo vitale per il 2024 – che risulta 31,18 euro al mese.

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