Anche la pensione può essere pignorata in caso di debiti. C’è un modo, però, per salvarsi. Vediamo cosa bisogna fare.
Aumentano i prezzi e, purtroppo, aumenta pure il numero delle persone che contraggono debiti. Esiste tuttavia un modo per evitare di farsi pignorare la pensione. Vediamo in cosa consiste.
![Come evitare il pignoramento delle pensione](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/04/Pensionato-ascoli.cityrumors.it-01052024.jpg)
Quando si parla di debiti si pensa subito a persone disoneste e furbetti. Ma non è sempre così. L’inflazione e il carovita degli ultimi due anni hanno messo in ginocchio anche tanti bravi cittadini onesti. Soprattutto gli anziani che, con una pensione media o addirittura bassa, non riescono più ad arrivare alla fine del mese.
I debiti, si sa, portano dritti verso un’unica strada: quella del pignoramento. Molte persone non lo sanno, ma anche la pensione può essere confiscata. I nostri creditori, per rifarsi della perdita subita, possono ottenere non solo il pignoramento della nostra casa, della nostra auto, del nostro conto in banca: anche stipendi e pensioni sono compresi. C’è, però, un modo assolutamente legale per evitare che ciò accada.
Pensione: ecco come puoi evitare il pignoramento
Se hai contratto dei debiti che, al momento, non riesci a risarcire ma vuoi evitare il pignoramento della pensione, una soluzione c’è ed è del tutto legale. Scopriamo cosa bisogna fare.
![In che modo evitare che la pensione venga pignorata](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/04/Sacco-con-scritta-ascoli.cityrumors.it-01052024.jpg)
A tutto c’è un limite: persino ai pignoramenti. È giusto che il creditore riabbia indietro ciò che gli spetta, ci mancherebbe. Ma anche il debitore deve poter continuare a vivere e non può, dunque, essere ridotto sul lastrico. Di conseguenza, è stato fissato un “minimo vitale” su cui nessun creditore può rivalersi.
In pratica, non si può pignorare la pensione per intero ma, al cittadino che ha contratto uno o più debiti, deve sempre essere lasciato il minimo vitale per provvedere, quantomeno, ai bisogni essenziali. Pertanto, può essere pignorata solo la parte di pensione che supera il parametro in questione. A questo punto, bisogna capire a quanto ammonta il minimo vitale per capire quanto può esserci pignorato.
In Italia è stato stabilito che esso corrisponde al doppio dell’importo dell’assegno sociale. L’ammontare di quest’ultimo cambia ogni anno, poiché è soggetto a rivalutazione annua. Per il 2024, è pari a 534,41 euro al mese. Dunque, il minimo vitale quest’anno corrisponde a 1068,82 euro. Se la tua pensione è pari o inferiore a tale cifra non potranno pignorarti nulla.
Se, invece, ricevi una prestazione superiore a suddetta somma, potranno pignorarti solo la parte eccedente e sempre entro il limite di un quinto del totale della pensione. Quindi, supponiamo che una persona abbia un assegno mensile pari a 1100 euro: potranno pignorare solo la differenza tra 1100 e 1068,82 – che, come detto, corrisponde al minimo vitale per il 2024 – che risulta 31,18 euro al mese.