Durante l’assemblea regionale, gli esponenti della CNA Marche hanno lanciato un appello affinché l’economia possa migliorare nel prossimo futuro: i dettagli
Nel corso dell’assemblea annuale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato della piccola e media impresa (CNA), tenutasi ad Ancona, si è dibattuto sul momento che sta attraversando l’economia regionale.
Il presidente della CNA, Paolo Silenzi, e il segretario generale, Moreno Bordoni, hanno chiesto l’intervento immediato della Regione in particolar modo su tutto ciò che concerne i miglioramenti della viabilità. Nel dettaglio si è posto l’accento sui lavori relativi alla terza corsia sull’Autostrada A14 da Porto Sant’Elpidio verso Sud.
“L’87% delle merci marchigiane – sottolineano gli esponenti della CNA – transita su gomma, è necessario portare a termine progetti da troppo tempo sulla carta come la terza corsia sull’A14 e il completamento della Quadrilatero, della Fano-Grosseto nonché le intervallive pedemontane che potrebbero collegare le aree interne con la costa e le altre regioni italiane“.
Entro il 2023 il trasporto delle merci dovrà avvenire per il 30% via nave o via treno. In merito la CNA sottolinea come senza interventi di rilievo le Marche rischiano seriamente di arrivare impreparati. Il potenziamento dei treni ad alta velocità, nonché più collegamenti con Roma aiuterebbero certamente la regione ad essere meno isolata.
La CNA, inoltre, ha posto l’accento anche sulla fibra sottolineando come: “Siamo in ritardo per quanto riguarda la copertura delle Marche con la fibra. Nella nostra regione il 46,5% del territorio è coperto dalla Banda Ultra Larga ma solo un marchigiano su quattro (il 25,3%) ha un abbonamento, percentuale che scende al 5,7% se si fa riferimento agli indirizzi postali”.
Il presidente e il segretario della CNA hanno sottolineato come in alcune zone centrali della Marche neppure i cellulari prendono: “Telemedicina, commercio on line, artigianato digitale dipendono dalla velocità di collegamento e su questo occorre un grande sforzo perché siamo indietro e in certe zone interne delle Marche, altro che fibra, neanch ei cellulari riescono a collegarsi perché non c’è campo”.