Lavorare senza contratto: nel 2024 finisce nei guai il lavoratore

Quali sono le conseguenze del lavorare senza un regolare contratto sottoscritto? I rischi sono molteplici ed è bene conoscerli.

Ogni attività lavorativa deve, per legge, essere regolata e tutelata da un apposito contratto. Un documento specifico per l’occupazione che si andrà a svolgere e che il lavoratore stesso dovrà sottoscrivere, ma che fa capo anche ai cosiddetti CCNL, ovvero ai contratti collettivi nazionali del lavoro predisposti per ogni categoria. Questi indicano importanti dettagli che costituiscono una sorta di linea guida, dal quantitativo di ore settimanali al tipo di retribuzione, dagli aumenti all’organizzazione degli straordinari etc.

Lavoro senza contratto: quali sono le conseguenze
Cosa succede se si lavora senza un regolare contratto di assunzione (ascoli.cityrumors.it)

Ma cosa accade nei casi in cui si inizia un lavoro senza aver firmato un regolare contratto? Il neo assunto verrà esposto a situazioni di rischio piuttosto serie che è bene conoscere nel dettaglio. Ecco dunque quanto prevede la legge.

Lavorare senza un contratto di assunzione: quali sono le conseguenze

Iniziamo col dire che non sempre il contratto ‘tradizionale’ che entrambe le parti dovranno firmare rappresenta un passaggio obbligatorio perché un regolare rapporto lavorativo possa essere instaurato. Ciò non toglie che, in ogni caso, dovrà essere prodotta della documentazione scritta e, nello specifico, una lettera di assunzione che successivamente andrà trasmessa alle autorità competenti come Inps, Inail o i centri per l’impiego.

Dipendente senza contratto: quando costituisce un reato
Lavoro in nero: le conseguenze per datore di lavoro e dipendente (ascoli.cityrumors.it)

Esiste, insomma, un’apposita procedura che il datore di lavoro è tenuto a seguire e che non può, per legge, aggirare in alcun modo in quanto si entrerebbe nella sfera del cosiddetto lavoro in nero. Un modo di svolgere un’attività che avrà delle pesanti ripercussioni. Infatti, nel caso del datore di lavoro non rispettare le procedure di cui sopra comporta una maxi sanzione amministrativa pecuniaria. Oltre al rischio di andare incontro, in alcuni casi, a conseguenze sotto il profilo penale.

Quali sono i pericoli per i lavoratori? Lo spiegano bene le regole del diritto civile che parlano di contratto di lavoro ‘di fatto’: nel caso del dipendente, non si va incontro al rischio di illecito in quanto è stato il datore di lavoro a commetterlo non comunicando l’avvenuta instaurazione del rapporto occupazionale. Dal canto suo, il lavoratore – pur avendo in ogni caso diritto alla retribuzione prevista dal CCNL – potrebbe essere oggetto di un accertamento fiscale da parte dell’Ade.

Esso potrebbe avvenire anche mediante il Redditometro, per verificare il reddito di una persona sulla base delle spese che essa sostiene. Inoltre, qualora riceva lo stipendio in nero insieme a sussidi come l’assegno di disoccupazione, potrebbe rischiare l’incriminazione con l’accusa di falso in atto pubblico e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

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