I lavoratori dipendenti possono chiedere all’INPS attraverso il datore di lavoro gli assegni per il coniuge a carico fiscalmente, anche con cinque anni di arretrati se dovuti.
L’ANF può essere richiesto solo per il coniuge, in quanto per i figli la misura è stata sostituita con l’Assegno Unico e Universale.
Nel 2025, è possibile chiedere l’Assegno per Nucleo Familiare (ANF) se si rispettano i limiti di reddito mensili; inoltre, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto per almeno il 70% da lavoro dipendente.
I limiti di reddito per poter richiedere l’assegno familiare per il coniuge a carico non devono superare mensilmente quest’importo: 849,78 euro per il coniuge, fratelli, genitori, sorelle o nipoti; 1.487,13 euro per due genitori ed equiparati.
L’importo dell’assegno varia in base al reddito complessivo del nucleo familiare, dei sui componenti e se ci sono componenti con disabilità.
Gli importi degli ANF sono stabiliti dalle tabelle INPS pubblicate ogni anno con gli aggiornamenti. Le tabelle sono valide dal primo luglio al 30 giugno dell’anno successivo. La domanda deve essere presentata dal primo luglio fino al 30 giugno dell’anno successivo e deve essere rinnovata ogni anno. Gli aventi diritto, se non hanno presentato la domanda, possono ottenere gli arretrati da cinque anni precedenti alla data della domanda.
Gli assegni familiari si rivalutano ogni anno, per garantire l’importo reale adeguato al costo della vita. Nel 2025 l’incremento è stato del 2,3% in base all’indice di inflazione rilevato nell’anno 2024. Per conoscere se si ha diritto agli assegni familiari, bisogna verificare tre fattori.
Il primo fattore riguarda la propria categoria lavorativa o pensionistica, se è riconosciuta ai fini INPS, per questa prestazione. Il secondo fattore consiste nel calcolare correttamente il reddito familiare complessivo, considerando tutti i redditi imponibili ai fini fiscali e includendo eventuali prestazione assistenziali che contribuiscono alla formazione del reddito. Infine, il terzo fattore, consiste nel controllare i redditi personali dei familiari a carico, e verificare che non superino le soglie di reddito richieste dalla normativa.
Gli assegni familiari sono riconosciuti con importi decrescenti per scaglioni di reddito crescenti, la prestazione termina in base alle soglie di esclusione o alla diversa tipologia di nucleo familiare. (Circolare INPS numero 65 del 15 maggio 2024).
La domanda deve essere presentata dai lavoratori dipendenti del settore privato, in modalità telematica attraverso il servizio dedicato INPS o tramite enti di patronato abilitati. La domanda deve essere presentata nel limite della prescrizione quinquennale. Per maggiori chiarimenti o assistenza nell’inoltro della domanda, è possibile utilizzare il contact center INPS al numero 803 164 (rete fissa) o 06 164 164 (rete mobile).