Qual è la differenza tra TFS e il TFR? La prima rata arriva dopo 3 mesi, ecco la mini riforma da conoscere.
La liquidazione spetta a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, ma c’è una vera e propria riforma in corsa che indica proprio la differenza tra queste due forme: vediamo di cosa si tratta.
E’ in corso una vera e propria mini riforma per i pagamenti della liquidazione agli statali, che qualche volta aspettano anche 5 anni prima di ricevere quanto gli spetta. Ecco di cosa si tratta e quali sono le differenze tra la TFS e il TFR. Tutto quello che c’è da sapere su una piccola rivoluzione in questo ambito.
TFS o TFR, quali sono le differenze tra i due tipi di liquidazioni: la riforma in atto
I dipendenti che cessano un rapporto di lavoro hanno diritto alla liquidazione in ogni caso. Questo dipende sia per i dipendente privati che pubblici, ma ci sono delle differenze sostanziali tra le due forme. Nel caso dei dipendenti pubblici invece si tratta di TFS ovvero la liquidazione che spetta ai dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2020. A differenza di tutti gli altri dipendenti però questi ultimi possono aspettare anche 5 anni per ottenere il denaro, a differenza degli altri lavoratori che, avendo il TFR, ricevono il trattamento di fine rapporto entro 45 giorni. E’ in atto però una piccola riforma per consentire a tutti di ottenere il denaro più in fretta. Con questa piccola rivoluzione infatti si chiede di erogare in modo anticipato la prima rata del TFS entro tre mesi. Un piccolo cambiamento per i dipendenti pubblici che continuerebbero a ricevere la liquidazione a pezzi, con attese comunque molto più lunghe di quelle che spettano al privato.
Il trattamento di fine servizio è un’indennità che spetta ai dipendenti pubblici statali assunti a tempo indeterminato prima del 1 gennaio 2001. I Cinquestelle hanno quindi avanzato una proposta di legge per velocizzare i pagamenti della liquidazione agli statali. Oggi un dipendente pubblico in pensione infatti non ha tante alternative se non aspettare molti anni prima di ricevere i soldi del TFS. Può in alternativa chiedere alle banche o all’Inps un anticipo della liquidazione, ma in questi casi deve pagare gli interessi per poterle ottenere. Una vera e propria ingiustizia che oggi costringe molti dipendenti a dover perdere parte della loro liquidazione in interessi per poter ottenere soldi subito.