Vinea e Apima hanno firmato un protocollo volto a unire le forze per proteggere chi lavora con passione e competenza la terra del Piceno e del Fermano: ecco tutti i dettagli
Nel convegno organizzato dall’enoteca regionale, venerdì 15 dicembre ad Offida, la società cooperativa agricola e la delegazione di Ascoli e Fermo dell’associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricole anno analizzato diversi temi relativi ai viticoltori e agli agromeccanici.
In entrambi i settori, come noto, si fa tantissima difficoltà a trovare manodopera, nonché tutte e due i lettori sono interessati dai recenti cambiamenti climatici che sempre più frequente mettono a dura prova le colture locali.
Le due realtà del territorio hanno dato vita a questo protocollo per cercare di tutelare sia il mondo vicolo che quello della meccanizzazione. L’obiettivo è quello di trovare delle soluzioni comuni Per consentire ad entrambi i settori di rispondere adeguatamente alle varie emergenze In modo tale da tutelare il territorio.
Il sindaco di Offida, Luigi Massa, in merito a sottolineato di essere estremamente soddisfatto dell’avvio di questa collaborazione: “Conosco bene l’associazione Vinea e sono lieto di questo sodalizio con una realtà come Apima per far rete in settori trainanti nel Piceno come nel Fermano”.
Il primo cittadino di Offida ha poi proseguito: “Serve un’azione concreta anche con il sostegno delle istituzioni che sono chiamate a svolgere un ruolo prezioso da facilitatori per mettere in campo competenze e responsabilità sulla scia dell’esempio virtuoso di realtà attive da sempre nel settore come Vinea e Apima”.
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha invece ribadito come le varie difficoltà climatiche non sono semplici da affrontare e che come Amministrazione Comunale hanno deciso di riqualificare una struttura rimasta troppi anni abbandonata, ossia l’ex mercato coperto che verrà utilizzato come “università delle professioni” con notevole attenzione al settore del food e dell’artigianato.
“C’è una come volontà di collaborare per colmare la lacuna formativa che oggi condiziona le imprese e i giovani del territorio”, ha concluso Paolo Calcinaro.