Se ti arrivano una multe o cartelle esattoriali attraverso la posta privata fai molta attenzione: ecco quando puoi contestarla.
L’utilizzo di operatori di posta privati per le notifiche di multe, cartelle esattoriali e altri atti ufficiali della pubblica amministrazione è un argomento di rilevanza nella normativa italiana. Le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 58/2011 e dalla Legge n. 124/2017 hanno liberalizzato parzialmente i servizi postali, permettendo agli operatori privati di effettuare notifiche in sostituzione di Poste Italiane, che aveva un tempo il monopolio su tali servizi.
La questione principale è se le notifiche effettuate tramite postini privati siano considerate valide secondo la legge italiana. La chiarezza delle norme è fondamentale per garantire la validità degli atti notificati e per evitare controversie legali. Innanzitutto, è importante notare che la validità di una notifica con operatore postale privato è condizionata all’ottenimento di una specifica licenza individuale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Questa licenza deve essere concessa prima della notifica e vincola l’operatore privato al rispetto di obblighi specifici relativi alla sicurezza, alla qualità, alla continuità, alla disponibilità e all’esecuzione dei servizi.
Secondo la Cassazione, la licenza individuale è essenziale per attribuire efficacia fide-facente all’indicazione di data, ufficio e numero di spedizione dell’atto. In altre parole, senza questa licenza, la notifica risulta viziata e potrebbe essere considerata invalida. Tuttavia, la nullità di una notifica non implica automaticamente la nullità dell’atto notificato. Se il destinatario, nonostante il vizio della notifica, ha preso visione dell’atto e ha potuto difendersi contro di esso, il difetto di forma della notifica potrebbe non essere contestabile.
È dunque possibile contestare una notifica effettuata da un operatore privato senza la necessaria licenza individuale. Tuttavia, la contestazione non rende automaticamente nullo l’atto notificato, poiché il contribuente che propone impugnazione può dimostrare che la notifica ha comunque raggiunto il suo scopo: far conoscere al destinatario l’atto e consentirgli di difendersi.
La Cassazione, con l’ordinanza n. 1357, ha sancito la validità delle notifiche di atti tributari sostanziali eseguite da operatori postali privati a partire dal 1° gennaio 2018. Ciò significa che non è possibile rifiutare la notifica solo perché non proviene da Poste Italiane; essa comunque ha tutti gli effetti legali. Questa pronuncia della Cassazione fornisce chiarezza e certezza giuridica sulle notifiche effettuate tramite operatori privati, riducendo il rischio di contestazioni sulla validità degli atti notificati. In conclusione, se l’operatore privato ha la licenza necessaria, la notifica è valida, e il destinatario deve tenerne debita considerazione.