In arrivo 500 euro con un Bonus dedicato ad alcune famiglie italiane. Scopriamo chi sono i destinatari dell’aiuto economico.
La Legge di Stabilità 2024 introduce un nuovo Bonus destinato ad una particolare categoria di soggetti.
La maggior parte degli italiani ha bisogno degli aiuti statali, regionali o comunali per riuscire a far fronte a tutte le spese. Gli stipendi e le pensioni, infatti, non sono aumentati in modo congruo all’impennata dell’inflazione e del costo della vita.
Tante famiglie hanno bisogno di due stipendi pieni per riuscire a pagare il mutuo o l’affitto e a sostenere le uscite mensili. E comunque si può aver difficoltà ad arrivare a fine mese, più che mai a mettere da parte dei risparmi. Se c’è la possibilità di ottenere un’entrata extra, dunque, deve essere colta al volo soprattutto quando il lavoro è precario o poco remunerativo. Il Bonus che presenteremo si rivolge ad una specifica categoria di lavoratori.
Bonus da 500 euro, ecco a chi è destinato
La Legge di Stabilità 2024 riconoscere il diritto dei docenti – anche supplenti – di ricevere 500 euro sotto forma di Bonus annuale per coprire le spese di aggiornamento.
Una promessa avanzata dall’Assessore Guichardaz per la scuola valdostana che è stata mantenuta. I sindacati Savt-Ecole e Snals-Confsal si ritengono soddisfatti di questo primo passo, ora aspettano gli altri.
Dopo aver avanzato una serie di ricorsi, è stata trovata una soluzione che non grava pesantemente sulle casse della Regione Valle D’Aosta ma tutela la dignità dei docenti precari. La direttiva europea, infatti, vuole egual trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato.
L’Amministrazione Regionale è stata obbligata da diverse sentenze al riconoscimento del Bonus ai precari e condannata a pagare le spese legali. Inizialmente ha provveduto a coprire gli anni scolastici dal 2016/2017 al 2022/2023. Poi ha dovuto pensare ai successivi anni scolastici. È arrivato, così, il Bonus da 500 euro erogato annualmente per le spese di aggiornamento anche per i supplenti con nomina fino al 30 giugno.
Una soluzione positiva, dunque, ma i Segretari dei sindacati Luigi Bolici e Alessandro Celi si augurano che il lavoro dell’Amministrazione non si fermi qui. Ora ci sono altri contenziosi da risolvere che stanno causando esborsi a carico della Regione. Un esempio è la causa per il riconoscimento degli scatti di anzianità. Attualmente i ricorsi in Cassazione sono stati tutti quanti rigettati e le sentenze hanno condannato il ricorrente al versamento delle spese legale. Si spera che la soluzione arrivi presto anche per questo contenzioso.