Nuovo Bonus che rimborsa il tragitto casa-lavoro: grande conquista per i lavoratori

Il Governo ampia la platea dei bonus e di conseguenza aiuta molte più famiglie, ecco la novità che riguarda i lavoratori di tutti i settori.

Siamo di fronte a numerosi cambiamenti per quanto riguarda il consumo di energia e di conseguenza anche nel comparto della mobilità. Andare al lavoro tutti i giorni significa spendere denaro, che si tratti del pieno di benzina o dell’abbonamento all’autobus. D’altronde, non tutti possono sfruttare la bicicletta per ovvie ragioni tecnico-pratiche, sebbene questa abitudine si stia diffondendo sempre di più.

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Arrivano nuovi bonus dedicati ai lavoratori dipendenti – Ascoli.Cityrumors.it

Oggi arriva la notizia di un bonus molto particolare che sicuramente agevolerà i lavoratori dipendenti e pubblici, perché offre benefit concreti per quanto riguarda lo spostamento da casa verso il luogo di lavoro e viceversa. Si tratta di un’idea vincente e destinata a diventare presto consuetudine, o almeno è ciò che si spera. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Come funziona il nuovissimo “bonus trasporti”: tutto quello che c’è da sapere

L’attuale Governo ha modificato e aggiornato le disposizioni per quanto riguarda l’erogazione dei fringe benefit, ideando così un sistema che aiuta imprese e lavoratori. Più nello specifico, oggi il datore di lavoro può offrire ai suoi subordinati numerose agevolazioni anche per quanto riguarda la mobilità sostenibile.

Come funziona bonus trasporti
Grazie ai fringe benefit i dipendenti risparmieranno per andare al lavoro – Ascoli.Cityrumors.it

In sostanza, l’azienda può mettere a disposizione dei propri dipendenti dei benefici economici – che non incideranno nell’imponibile soggetto a tassazione – utili a risparmiare nello spostamento casa-lavoro. Parliamo ad esempio dell’adozione di sistemi come il car sharing, della fornitura di biciclette e monopattini elettrici o di colonnine di ricarica per le auto green.

Di recente l’Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento, asserendo che “queste iniziative di mobilità sostenibile rientrano nel contesto delle disposizioni sul welfare aziendale e tali servizi non devono essere considerati come reddito soggetto a tassazione per i lavoratori“. Naturalmente, ogni progetto avviato dalle aziende deve essere normato in modo che non si creino irregolarità.

Ad esempio, si possono stabilire orari di utilizzo dei mezzi condivisi o per quanto riguarda le tempistiche di ricarica del veicolo elettrico, che dovranno essere congrui agli orari di lavoro dei dipendenti stessi. Giusto per rendere l’idea, l’uso dei monopattini dovrà essere consentito solamente se la distanza casa-lavoro lo consente o ancora se il percorso stradale è idoneo al loro utilizzo.

Si tratta però di un grande passo in avanti che va ad aiutare concretamente tutti i lavoratori, anche perché i potenziali beneficiari di misure di welfare aziendale sono rappresentati da ogni tipo di lavoratore, senza che si possano innescare discriminazioni di vario tipo.

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