Una diatriba che è cominciata quasi dall’inizio, ora ne sta nascendo una bagarre politica senza precedenti
Dalle stelle alle stalle in pochissimo tempo. Doveva essere un accordo e un contratto per fare partire le Marche e lanciarla dal punto di vista del turismo, e non solo. Una compagnia aerea che garantisse voli da e per Milano, Roma e Napoli, almeno per cominciare, poi, una volta organizzata al meglio la situazione si sarebbe ampliata il tutto, ma alla fine ogni cosa è naufragata. Aeroitalia aveva vinto la gara d’appalto, con soldi pubblici finanziati per la maggior parte dell’Enac, garantendo alcune situazioni che non è riuscita a soddisfare, ma, vedendo cosa è successo, non certo per sue responsabilità.
Doveva essere il lancio del “modello Marche”, una regione che prende il volo in tutti i sensi garantendo 10 voli giornalieri per Milano, Roma e Napoli, ma quei voli ogni giorno avevano pochissima capienza e, andando avanti in questo modo, i costi erano diventati insostenibili. Aeroitalia ha tentato di andare avanti ma alla base del contratto, fuori dal bando, c’è da dirlo, c’era anche un accordo con Atim, l’agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche che è venuto meno e che, a causa di questo patto che doveva esserci, i costi non erano più sostenibili. Per questo la compagnia aerea è andata in difficoltà e ha rimesso in mano a Enac il bando, garantendo però i voli fino a quando non si troverà un altro vettore.
E’ scontro politico sul vettore che lascia le Marche senza aerei
Restare così all’improvviso senza una compagnia aerea che garantisce voli giornalieri per città importanti è una vicenda che ha destato stupore, se non altro per il motivo per cui una delle parti sarebbe venuta meno ad un accordo, mettendo Aeroitalia in difficoltà dal punto di vista non tanto economico ma pratico, visto che Atim si era impegnata con un accordo e un contratto. Una querelle che è andata avanti per mesi, ma che adesso sta creando anche uno scontro politico non indifferente, con il governatore Acquaroli che sta provando a risolvere la situazione.
Nel frattempo Aeroitalia, che sa che dovrà andare via da Ancona, ha assicurato che, fino a quando non sarà trovata una nuova compagnia, resterà e garantirà il servizio, anche perché il Ministero ed Enac hanno sollecitato la compagnia a rimanere fino a quando non si troverà una soluzione. In lizza, anche se ancora nessuno ha formalizzato nulla, ci sono vettori come Volotea, ma anche Lufhtansa con Air Dolomiti, ma anche altre come Sky Alps e Ita.