Il parcheggio sulle strisce blu è un bel problema da affrontare: molti non sanno come comportarsi in diversi casi. Vediamo quando non si deve pagare.
Spesso e volentieri molte persone si domandano quando sia necessario o meno pagare dopo aver posizionato la vettura sulle strisce blu. Esistono, infatti, delle eccezioni che esulano dall’esborso.
La segnaletica stradale è importante e in tutti i casi spiega come parcheggiare per non incorrere in una multa o in un’altra tipologia di sanzioni. La legge parla chiaro e si è già espressa sulle varie situazioni da tenere bene a mente.
Parcheggio sulle strisce blu, non sempre c’è l’obbligo di pagare: in quali casi si può evitare
I Comuni possono emanare un’ordinanza del sindaco per scegliere le zone di parcheggio a pagamento da adibire nei centri abitati. Questo è quanto disposto dall’articolo 7 comma 1 del Codice della strada. Il mancato rispetto di alcune norme rende qualsiasi sanzione amministrativa assolutamente legittima e anche contestabile. Dunque, si può impugnare la multa e presentare ricorso (entro 30 giorni al giudice di pace, oppure entro 60 giorni al prefetto).
L’articolo 7 comma 8 del Codice della strada spiega ampiamente la gestione dei parcheggi e l’installazione dei dispositivi di monitoraggio. La multa non è valida in più circostanze. La legge dice che non è obbligatorio per i Comuni fornire aree di parcheggio in diverse zone, ma in caso di mancata giustificazione sull’aumento di quelle a pagamento è possibile considerare illegittima la sanzione. Questo è quanto emerso dalla sentenza 95/2017 stabilimento dal Tar della Liguria.
Cosa accade quando il parchimetro non funziona? Qui l’eccezione è da tenere bene a mente. Proprio in tal caso, è possibile parcheggiare in maniera gratuita, facendo però attenzione. La contestazione della multa deve essere comprovata. Bisogna quindi fotografare il parchimetro danneggiato e segnalare il guasto alle forze dell’ordine. Se possibile, è opportuno ricevere una documentazione che attesti l’effettivo malfunzionamento del dispositivo che eroga il ticket per il parcheggio.
Il pagamento delle strisce blu potrebbe riscontrare qualche problema quando l’erogatore non accetta versamenti con bancomat o carte di credito/debito. Da luglio 2016, però, tutti i parchimetri dovrebbero prevedere anche i pagamenti in formato elettronico. Un rifiuto del pagamento con carta potrebbe significare parcheggio gratuito, ma soltanto in caso di prove fornite per l’inconveniente. Anche in questo caso bisogna dimostrare con i fatti, quindi, così da difendersi dalle sanzioni.