Partita Iva aperta ma non utilizzata? Fai attenzione: rischi e conseguenze

Se hai una Partita Iva aperta ma inattiva, e quindi non utilizzata, potresti incappare in sanzioni e conseguenze spiacevoli: ecco tutti i dettagli.

In Italia nel 2024 sono registrate quasi 5 milioni di Partite Iva. Si tratta di persone che svolgono un lavoro autonomo e, dunque, sono il capo di loro stessi. A differenza dei lavoratori subordinati che hanno un principale a cui dare conto, degli orari di lavoro stabiliti per legge e varie agevolazioni come la tredicesima, infatti, le Partite Iva possono contare su altri vantaggi. Ma anche sanzioni importanti.

Partita Iva inutilizzata: ecco cosa si rischia e cosa fare
Cosa comporta il mancato uso della propria Partita Iva? – Ascoli.cityrumors.it

Un lavoratore autonomo, per esempio, potrà scegliere quando dedicarsi alla sua attività o meno poiché, di fatto, gli orari di lavoro li decide in maniera autonoma. Dall’altro lato, però, il versamento che contributi per la pensione dovranno essere versati direttamente dal possessore di Partita Iva a cui non spettano nemmeno tredicesima o quattordicesima.

Partita Iva inutilizzata: ecco cosa si rischia e come agire

Per aprire una Partita Iva si deve fare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate o affidarsi ad un esperto del settore, come il commercialista, che effettuerà il procedimento in vostre veci. Ovviamente, l’operazione comporta delle spese: una volta aperta, poi, tramite la Partita Iva sarà possibile fatturare e dunque guadagnare. Ma cosa succede se questa non è utilizzata per molto tempo?

Secondo l’Agenzia delle Entrate, quando una Partita Iva non viene usata per emettere fatture per almeno tre anni consecutivi, viene automaticamente classificata come inattiva o dormiente. Questo comporta anche dei rischi quali sanzioni fiscali, verifiche e recupero crediti, cancellazione della stessa Partita Iva, difficoltà nell’avere finanziamenti ed azioni penali.

Cosa fare se si ha una Partita Iva inutilizzata
Per l’Agenzia delle Entrate, la Partita Iva che non viene utilizzata per un periodo prolungato viene classifica come inattiva: quali sono le conseguenze (Foto Ansa) – Ascoli.cityrumors.it

La mancata presentazione delle dichiarazioni e del pagamento delle tasse possono determinare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, l’ente può avviare accertamenti fiscali per verificare la situazione del contribuente e recuperare le tasse non pagate negli anni precedenti. L’Agenzia può anche procedere al recupero forzoso di crediti per tasse e sanzioni non saldate.

Ricordiamo, poi, che l’inattività prolungata può portare alla cancellazione della Partita Iva dai registri ufficiali, con l’impossibilità di svolgere attività commerciali. La presenza di una Partita Iva inattiva può essere segnalata alla centrale dei rischi, creando difficoltà per l’ottenimento di prestiti o finanziamenti futuri. Infine, in casi di gravi violazioni fiscali, possono essere applicate sanzioni amministrative o addirittura penali al titolare stesso.

Proprio per i motivi sopra elencati che, nel caso in cui la Partita Iva non venga utilizzata per periodi prolungati, è consigliabile valutare la sua chiusura per evitare le conseguenze negative. Questa deve essere formalmente comunicata all’Agenzia delle Entrate tramite un’apposita procedura. In ogni caso, se ci sono dubbi o incertezze, può essere utile consultare un professionista come un commercialista per ricevere una consulenza personalizzata.

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