Rivoluzione alla Ast di Ascoli Piceno: crollano le liste d’attesa grazie al piano di recupero del nuovo direttore sanitario.
Una notizia più che positiva sulla Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Ascoli Piceno, negli ultimi mesi al centro di alterne vicende, accompagnate anche da polemiche. Grazie al piano del nuovo direttore generale sono state abbattute le liste d’attesa.

Si tratta di un piano di recupero voluto dal nuovo direttore della Ast Antonello Maraldo, che ha assunto l’incarico lo scorso 14 aprile trovando sul suo tavolo molti problemi da risolvere, tra cui appunto quello delle liste d’attesa per esami diagnostici e visite specialistiche.
Scopriamo, in dettaglio, come è stato possibile ridurre, e di quanto, le lunghe liste d’attesa della sanità ascolana. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Il nuovo direttore della Ast di Ascoli abbatte le liste d’attesa
In appena quindici giorni, la Ast di Ascoli Piceno è riuscita a prenotare 3.000 prestazioni diagnostiche e visite specialistiche, grazie all’attivazione del piano di recupero degli utenti che avevano chiamato il Cup per prenotare un esame o una visita ma erano stati collocati in lista d’attesa.
Gli utenti erano stati inseriti nelle agende di presa in carico e aspettavano di essere richiamati per fissare un appuntamento per una visita specialistica o un esame diagnostico. Grazie al progetto voluto dal nuovo direttore della Ast ascolana, 4.000 utenti in lista d’attesa sono stati richiamati dagli operatori e hanno avuto la loro prenotazione in tempi ragionevoli.

Su 4mila utenti richiamati, sono state effettuate 3mila prenotazioni perché nel frattempo alcuni utenti avevano ottenuto altrove le prestazioni di cui avevano bisogno oppure avevano rinunciato. Comunque la stragrande maggioranza hanno ricevuto la prenotazione richiesta e soprattutto entro i tempi della prescrizione.
Ma come ha fatto il direttore dell’Ast a dare una risposta a così tanti utenti e per così tante prenotazioni in pochi giorni? La risposta è semplice: ha utilizzato tutte le risorse a sua disposizione, impiegando anche 34 amministrativi della Ast, da affiancare agli operatori del back office del Cup, per fare le telefonate necessarie a richiamare gli utenti in lista d’attesa.
Mentre per trovare i posti necessari per visite ed esami, la Ast di Ascoli aveva deciso di acquistare 11.804 prestazioni di specialistica ambulatoriale presso strutture private accreditate. In questo modo, gli utenti che non riuscivano ad essere presi in carico da ospedali e ambulatori pubblici sono stati dirottati verso strutture sanitarie private convenzionate, senza spese aggiuntive per gli utenti stessi.
Sono stati ridotti anche i tempi di prenotazione per le mammografie. Inoltre, il direttore Maraldo ha spiegato che “a settembre il progetto entrerà a regime, con più personale Cup per garantire risposte rapide ai cittadini”.