Ecco quando verranno pagate o sarà possibile ritirare le pensioni di giugno. Arriva l’avviso dall’INPS con le date complete.
Milioni di italiani fanno affidamento ogni mese sulla pensione per poter vivere in modo sereno e affrontare le tante spese che fanno parte della vita di tutti i giorni. Per questo motivo, conoscere il momento esatto in cui la prestazione verrà erogata sul proprio conto o sarà finalmente pronta per essere ritirata alle poste, è di vitale importanza per molte persone.
Si tratta, infatti, della data in cui si avrà nuovamente una disponibilità economica in mano. Cosa che consente di organizzare le spese del mese e, visto il periodo dell’anno, anche eventuali viaggi o gite fuori porta. Per fortuna, questo mese, l’INPS ha già dato comunicazione del giorno in cui saranno pagate le pensioni di giugno. Scopriamo, quindi, cosa è giusto sapere a riguardo.
Poter ricevere ogni mese un assegno pensionistico è sicuramente una fonte di sollievo per chi si affida a quest’entrata di denaro per portare avanti le proprie uscite, pagare l’eventuale affitto e fare la spesa, oltre ad acquisti vari o regali. Conoscere il prima possibile la data esatta in cui goderne è, dunque, importante. A tal riguardo, è già arrivata la comunicazione dall’INPS per il mese di giugno che, come molti sapranno, inizierà di sabato.
Ciò porterà ad una variazione nel giorno del pagamento. Chi riceve la pensione direttamente sul conto corrente postale, potrà percepirla già dall’1 giugno 2024. Chi, invece, la percepisce sul conto bancario, potrà vederla arrivare solo lunedì 3 giugno. Sono poi state comunicate anche le date per chi è solito ritirare in posta la pensione. Come avviene ogni mese, ci saranno diversi giorni in cui sarà possibile ottenerla e che cambiano in base alla lettera iniziale del cognome. A giugno, il calendario prestabilito è il seguente:
Per chi ancora non lo sapesse, questo mese la pensione rimarrà invariata e non ci saranno, quindi, gli aumenti che in tanti speravano di trovarvi. L’importo sarà il medesimo del mese di maggio, salvo eventuali arretrati che verranno, invece, aggiunti portando così ad un incremento che, però, è appunto legato a quanto era effettivamente dovuto. Un’eccezione della quale i destinatari sono già a conoscenza.