Pensioni+anticipate+con+assegno+maggiorato%3A+ecco+le+maggiorazioni+contributive+da+sfruttare
ascolicityrumorsit
/economia/pensioni-anticipate-con-assegno-maggiorato-ecco-le-maggiorazioni-contributive-da-sfruttare.html/amp/
Economia

Pensioni anticipate con assegno maggiorato: ecco le maggiorazioni contributive da sfruttare

Non tutti lo sanno, ma sono previste maggiorazioni contributive che possono essere sfruttate per avere una pensione più alta.

Non sempre andare prima in pensione significa doversi accontentare di un assegno previdenziale più basso. Talvolta, ci sono maggiorazioni contributive che possono essere sfruttate per avere una prestazione più sostanziosa. Vediamo come funziona.

Puoi andare in pensione prima e con un assegno più ricco – Ascoli.cityrumors.it

Stando a quanto stabilito dalla legge Fornero, attualmente, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere almeno 67 anni di età e non meno di 20 anni di contributi. Tuttavia, se questi ultimi sono pochi si percepirà un assegno molto basso: chi arriva all’età richiesta con soli 20 anni di contribuzione, solitamente, riceve il trattamento minimo dell’Inps – che si aggira intorno ai 600 euro al mese.

La situazione peggiora se si sceglie di lasciare il lavoro prima: molte misure di prepensionamento, infatti, comportano delle penalizzazioni sugli assegni. Opzione Donna e Quota 103, ad esempio, prevedono il ricalcolo interamente contributivo della prestazione.

Con Ape sociale, addirittura, l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro e non sono contemplate né la tredicesima né la quattordicesima. Eppure, c’è un modo per andare in pensione anticipatamente e con una prestazione più alta: bisogna sfruttare le maggiorazioni contributive.

Maggiorazioni contributive: cosa sono e a chi spettano

Grazie alle maggiorazioni contributive sarà possibile ricevere un assegno mensile più ricco, anche se si lascia il lavoro prima. Come spiegato, molto spesso, andare in pensione in anticipo significa doversi poi accontentare di un assegno previdenziale decisamente più basso di quello che ci spetterebbe. Ma ci sono situazioni in cui si può smettere di lavorare anticipatamente senza subire tagli né penalizzazioni.

Ecco chi può godere delle maggiorazioni contributive – Ascoli.cityrumors.it

Alcune persone, infatti, secondo la legge italiana hanno diritto a maggiorazioni contributive. È questo il caso dei lavoratori invalidi. Chi ha una percentuale certificata uguale o superiore al 74% ha diritto ad una maggiorazione di 2 mesi per ogni anno di contributi versati dopo il riconoscimento della disabilità. In pratica, un anno di contributi vale 1,2.

Questa misura è utile sia per andare in pensione prima – si può accedere alla prestazione fino a 5 anni in anticipo – sia per avere un importo più alto. E non è l’unico caso: ci sono altre categorie di lavoratori che possono godere di maggiorazioni contributive. Si tratta di quelli precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare prima ancora di aver compiuto 18 anni.

In tal caso, un anno di contribuzione vale 1,5. Bisogna, però, essere dei contributivi puri: il primo contributo, dunque, deve stato versato a partire dal 1996, anno in cui il sistema di calcolo contributivo ha sostituito quello retributivo. Anche qui, la maggiorazione sarà utile sia ai fini dell’accesso anticipato alla pensione sia per un importo più alto dell’assegno previdenziale che si andrà a ricevere tutti i mesi.

Samanta Airoldi

Laurea e Dottorato in Filosofia, svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Scrivo prevalentemente articoli di Politica ed Economia ma mi piace anche occuparmi di fitness e benessere. Nel mio tempo libero amo fare sport, andare al cinema e guardare serie tv.