Pensioni: se non riesci ad andarci entro il 2025 scatta la tagliola e tutto diventa più difficile

Brutte notizie per coloro che non riusciranno ad andare in pensione prima del 2025, dopo diventerà tutto molto più difficile.

Andare in pensione ormai è diventata una sorta di missione impossibile per molti lavoratori a causa dei continui cambiamenti che vengono stabiliti, di anno in anno, dalle varie leggi di Bilancio. Il cambiamento più eclatante, naturalmente, si è verificato nel 2011 con la legge Fornero.

pensioni nel 2025
Guai per chi non riesce ad andare in pensione prima del 2025/Ascoli.cityrumors.it

A partire da allora, infatti, fu stabilito che per poter accedere alla pensione era necessario avere almeno 67 anni di età oltreché almeno 20 anni di contributi. Non solo: per poter accedere alla pensione di vecchiaia è necessario anche soddisfare un terzo requisito.

Infatti bisogna aver maturato un assegno previdenziale d’importo uguale o superiore a quello dell’assegno sociale che, per effetto della rivalutazione, cambia ogni anno. Il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro da mesi per la prossima manovra di Bilancio e tutti ci chiediamo che cosa cambierà dal prossimo anno.

Quali misure di pensionamento verranno confermate e quali, invece, usciranno definitivamente di scena? Una cosa è sicura: per chi non riesce ad uscire dal lavoro entro il 2025 saranno guai. Dopo tale data tutto diventerà molto più difficile e potrebbero esserci grosse perdite.

Pensioni: ecco cosa succederà nel 2025

Scenario tutt’altro che rassicurante sul fronte delle pensioni: il Governo meloni ha poche risorse a disposizione e, in futuro, ne avrà sempre meno. Per chi non riesce ad andare in pensione prima del 2025, potrebbe mettersi davvero molto male.

manovra di bilancio 2025 e pensioni
Ecco cosa rischi se non vai in pensione entro il 2025/Ascoli.cityrumors.it

La legge di Bilancio 2024 ha comportato una spesa di ben 24 miliardi di euro di cui 16 miliardi facendo extra deficit. Come tutti ormai sappiamo il Governo Meloni non solo non può più fare extra deficit ma, a partire da quest’anno e per gli anni che verranno, deve impegnarsi a rientrare.

Pertanto i soldi a disposizione per la manovra di Bilancio 2025 e per quelle degli anni a venire saranno sempre meno. Il primo settore su cui si prevedono pesanti tagli è proprio il settore delle pensioni. L’Esecutivo, per recuperare risorse, potrebbe decidere di dare una bella sforbiciata alle misure di pensione anticipata cancellandone più di una.

A rischio, soprattutto, Quota 103 che, al momento, consente di accedere alla pensione ad appena 62 anni con almeno 41 anni di contributi. Questa misura potrebbe non essere riconfermata per il 2025 come potrebbe non essere riconfermata Opzione Donna che prevede il pensionamento a 61 anni – 60 per chi ha un figlio, 59 per le lavoratrici con almeno due figli – con 35 anni di contribuzione.

Ma sono a rischio anche Quota 41 e Ape sociale. Quest’ultima già con la manovra di Bilancio 2024 ha subito un “ritocco” e, infatti, l’età pensionabile è stata portata da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Insomma il rischio è che chi non riesce ad accedere alla pensione prima del 2025 poi sia costretto a restare al lavoro ancora per molti anni.

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