Andare in vacanza gratis è il sogno di tutti: c’è un metodo, sfruttando il 730, che potrebbe consentire di farlo. Scopriamo di che cosa si tratta.
Andare in ferie è un traguardo molto atteso, dopo lunghi mesi di lavoro, ma talvolta il desiderio di viaggiare si scontra con il caro prezzi e con la liquidità a disposizione. C’è chi inizia a mettere da parte denaro con larghissimo anticipo e chi invece si rende conto che, con le finanze a disposizione, difficilmente riuscirà a dar forma ai propri desideri di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento.
L’inflazione, poi, ha reso le cose ancor più difficili e per tanti il 2024 sarà un anno senza viaggi, impossibilitati a sostenere i costi di una meta turistica. Tra voli, hotel, pranzi, cene e attività, lettino e ombrellone, il bilancio della famiglia potrebbe subire un bel scossone. Ma esiste, a tal proposito, un modo per riuscire a risparmiare moltissimo o addirittura ad azzerare i costi della vacanza senza dover dar fondo ai propri risparmi e consiste nell’impiego del modello 730.
Vacanze gratis grazie al 730? Come funziona il metodo
Avete capito bene: la dichiarazione dei redditi può venire in vostro aiuto per finanziare i viaggi estivi. Con un metodo, a dire il vero, molto semplice e legato a doppio filo ad uno dei principali aspetti del modello 730. Ovvero la possibilità di ricevere, sulla busta paga oppure con il cedolino pensionistico, il rimborso Irpef. Si tratta di un aspetto troppo spesso sottovalutato mentre invece, con un po’ di accortezza, può permettere di ottenere un prezioso risarcimento.
Stiamo parlando della ‘sintesi’ di deduzioni e detrazioni il cui importo potrebbe raggiungere cifre interessanti, tali da poter essere sfruttate per concedersi una vacanza a costo zero o spendendo davvero pochissimo. Chiaramente questa è una questione ‘psicologica’, in quanto si tratta in ogni caso di una liquidità personale da spendere ma senza andare ad intaccare i propri risparmi né, tantomeno, stipendi o pensioni.
Eppure, il rimborso Irpef non spetta ovviamente a tutti: solo nel caso in cui si abbia effettivamente diritto alle detrazioni e alle deduzioni e qualora le imposte pagate superino quelle dovute, l’Agenzia delle Entrate procederà con un risarcimento della parte di imposte in eccesso.
Le spese sanitarie e molti interventi di ristrutturazione o efficientamento energetico del proprio immobile danno diritto a detrazioni. Così come i mutui e molteplici altri costi legati alla propria quotidianità. Ricordando inoltre che qualora il coniuge non abbia reddito o esso risulti inferiore ad un limite prestabilito, l’altro partner potrà beneficiare di una detrazione fiscale ‘per il coniuge a carico’.