Opportunità da non lasciarsi scappare: puoi ottenere il rimborso dei contributi che versi per la pensione. Vediamo cosa devi fare.
Come tutti ben sappiamo il fattore più importante quando si parla di pensione sono i contributi. I contributi sono quella quota di stipendio che ogni mese il lavoratore – e il datore di lavoro nel caso di lavoro subordinato – versano all’Inps. Essi sono fondamentali per due ragioni.
In primo luogo senza una soglia di contribuzione minima non è possibile accedere alla pensione. Ad esempio, secondo quanto è stato stabilito dalla legge Fornero, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere almeno 20 anni di contributi. In secondo luogo i contributi sono determinanti per l’importo dell’assegno previdenziale che ci spetterà.
Infatti dalla riforma Dini del 1996 in avanti, le pensioni vengono calcolate con il sistema contributivo che, come indica il nome stesso, tiene conto dei contributi che un lavoratore versa nell’arco della sua carriera. Non tutti lo sanno ma è possibile ottenere il rimborso dei contributi che vengono versati. Una bella opportunità da non lasciarsi sfuggire.
Ai fini della pensione che un giorno andremo a ricevere, i contributi sono il fattore più importante. Infatti senza contributi non è nemmeno possibile andare in pensione. Non solo: chi ha pochi contributi rischia di ricevere una pensione davvero molto bassa. I contributi, naturalmente, comportano una “spesa” mensile per ogni contribuente ma è possibile farseli rimborsare.
In previsione di un futuro previdenziale incerto, sempre più persone optano per una forma di pensione integrativa. Si tratta di pensioni private tramite la banca o agenzie di assicurazione. La previdenza privata è molto diffusa negli Stati Uniti e da qualche anno ha preso sempre più piede anche in Italia.
Molti lavoratori, dunque, oltre a pagare i regolari contributi all’Inps ogni mese – la percentuale varia a seconda del tipo di contratto: solitamente è del 9,19% per i lavoratori dipendenti e intorno al 25% per i liberi professionisti – pagano anche una certa somma per assicurarsi, un giorno, una pensione privata complementare.
Non tutti lo sanno ma quello che si versa per la propria pensione complementare può essere recuperato in fase di dichiarazione dei redditi. Infatti il fondo pensione è deducibile al 19%. Ma, alla fine dei conti, quanto può recuperare un contribuente?
L’importo che si recupera dal 730 per il fondo pensione non è lo stesso per tutti ma dipende da due fattori principali: