Redditometro 2024: chiarito cosa fa scattare i controlli e come evitarli

Il Redditometro è una delle novità significative di questo 2024, con controlli che scattano sulla propria condizione finanziaria.

Una rivoluzione che servirà al Governo per fare chiarezza, in particolare tra coloro che conducono uno stile di vita che si distacca da quello che è il reddito in entrata. In sostanza servirà a determinare la discrepanza tra entrate ed uscite di tipo economico, i cittadini dovranno specificare pertanto come hanno sostenuto quelle spese.

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Cosa fa scattare i controlli del Redditometro, le spese (ascoli.cityrumors.it)

Questo tipo di accertamento riguarderà le persone fisiche e non le aziende, servirà a fare luce su quelle famiglie o individui che hanno una mancata corrispondenza relativamente al proprio flusso di denaro. Il contribuente avrà modo di difendersi quindi dimostrare come ha fatto a spendere quella cifra (ad esempio soldi dati da un parente, risparmi custoditi nel tempo, ecc) dimostrando come ha avuto quell’ammontare.

Redditometro 2024: quando scattano i controlli e su quali spese

Molti si chiedono cosa effettivamente sarà preso in considerazione e questo è forse il punto chiave di tutta la novità perché non ci saranno solo spese accessorie, ad esempio l’acquisto di una vettura ma anche quelle che rappresentano la vita di tutti i giorni quindi l’affitto, la spesa, le bollette, gli acquisti di elettrodomestici e servizi, assicurazione, spese per cellulare e costi per il tempo libero.

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Come difendersi dal Redditometro (ascoli.cityrumors.it)

In sostanza qualunque cifra sarà presa in considerazione e, di conseguenza, passata al vaglio. Da un punto di vista pratico, laddove ci sia una differenza superiore al 20% tra quello che è lo stile di vita e quindi le spese effettuate e i redditi che sono stati dichiarati, allora sarà formalizzato il controllo. Gli scostamenti che sono al di sotto di tale soglia non saranno presi in considerazione.

Saranno oggetto di controlli tutti i redditi dal 2016, come anno di imposta. Quindi non sarà effettivo solo su quelli correnti ma anche su ciò che è stato dichiarato in precedenza. Determineranno il reddito finale le spese effettuate, disponibilità del contribuente, quota di risparmio non utilizzata, incrementi patrimoniali.

L’analisi dunque sarà piuttosto estesa e capillare. Ognuno avrà sempre modo di dichiarare come ha potuto ottenere quelle cifre e quindi c’è una tutela per i cittadini che hanno ricevuto un sostegno economico. Questi potranno infatti chiarire la condizione ed essere in linea con quanto previsto dalla normativa. Chiunque però si trovi in condizione di aver speso più di quanto dichiarato ovviamente dovrà fornire spiegazioni, pena avere conseguenze severe dal punto di vista legale.

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