Ci sono importanti novità di rivalutazione delle pensioni minime. Ecco i nuovi importi e la data ufficiale di accredito prevista.
Il discorso legato alle pensioni in Italia continua a tenere banco. Considerando le diverse novità che sono state introdotte nel corso degli ultimi mesi a livello economico, con l’obiettivo di venire incontro anche ai cittadini anziani più in difficoltà e che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Sono già stati registrati degli aumenti importanti degli importi, ma le cose potrebbero cambiare ulteriormente in futuro.
Secondo quanto emerso, infatti, presto arriverà la rivalutazione delle pensioni minime. E ci sono già le nuove cifre e la data ufficiale di accredito rese note. Vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo. In tal modo, anche i cittadini che hanno versato meno contributi saranno certi di poter godere di un interessante aumento nel cedolino in arrivo all’inizio di ogni mese. Per un trattamento più in linea con le esigenze attuali.
Le pensioni minime avranno una rivalutazione nei prossimi mesi e la notizia è ormai certa. È, infatti, previsto un importante aumento che darà modo a tutti i cittadini di poter godere di un assegno per la prestazione che sia più conveniente e che dia modo di affrontare le varie spese e i bisogni personali senza finire troppo in difficoltà.
Secondo quanto si legge, nel 2025 il trattamento minimo potrebbe aumentare a circa 608,18 euro mensili. Leggermente più elevato, considerando quelli che sono i 598,61 euro del 2024. Il tutto è dovuto all’applicazione di una rivalutazione, che al momento è stimata essere pari al +1,6%.
Per arrivare a queste stime, si è tenuto conto di un confronto fatto tra i dati contenuti nel DEF dell’anno in corso e le previsioni 2025-2026 di Istat e Centro studio di ricerca. Prendendo in esame anche la perequazione automatica all’inflazione degli assegni previdenziali. Ma quali saranno gli importi all’effettivo per ogni singolo cittadino, pensando a quelle che sono le cifre attuali?
Utilizzando tali dati per i calcoli, possiamo dire che una pensione di 1.000 euro aumenterebbe di 16 euro lordi al mese. Per una prestazione di 1.500 euro l’incremento è di 24 euro lordi mensili. Mentre per una pensione di 2.000 euro, l’aumento previsto è di 32 euro. Ad oggi, non è invece possibile confermare la rivalutazione straordinaria del 2,7%, che è stata varata nel 2024.