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Economia

Rivoluzione affitti: spunta il bonus per inquilini e proprietari, guida pratica

Esistono tanti bonus popolari, ma non tutti sanno delle agevolazioni per i contratti d’affitto a beneficio di inquilini e proprietari.

I contratti d’affitto sono regolati da normative ad hoc e sono poche le eccezioni di clausole ammesse. Sicuramente decidere di affittare un appartamento è un buon investimento, sebbene non manchino oneri e spese; d’altro canto, chi firma un contratto di locazione ha dei vantaggi come la libertà di recedere quando vuole, ma spesso la richiesta mensile è molto alta, soprattutto se si parla delle grandi città.

C’è una particolare forma di bonus che agevola sia proprietari che inquilini – Ascoli.cityrumors.it

Per fortuna anche nel comparto affitti esistono delle agevolazioni che, però, non sono sempre conosciute. Ad esempio, le parti interessate possono scegliere di stipulare un tipo di contratto molto particolare che nei fatti regala benefici a tutti, sia l’inquilino che il proprietario. Ecco di cosa si tratta e quando conviene adottare questa soluzione.

Bonus affitti, come ottenere vantaggi per proprietari e inquilini: la soluzione che in pochi conoscono

Il mercato degli affitti è molto dinamico e variegato, in quanto ci sono tantissime esigenze: basti pensare agli affitti a breve termine per le vacanze, a quelli riservati agli studenti, e alle casistiche in cui una famiglia non ha necessità di stipulare un accordo prolungato nel tempo, magari perché si sposta spesso per lavoro.

Il contratto a canone concordato è la soluzione che porta vantaggi a tutti – Ascoli.cityrumors.it

In tutti questi casi si può optare per il contratto a canone concordato, una fora specifica di accordo che porta nei fatti alcuni vantaggi, sia al proprietario dell’immobile che agli inquilini. Innanzitutto, però, è bene sapere che scegliere questo tipo di soluzione porta a dover essere molto precisi, al fine di evitare sanzioni e problematiche fiscali e/o burocratiche. Per prima cosa, un contratto a canone concordato non può essere rinnovabile e la sua durata deve essere stabilita in 3+2 anni, a differenza del classico 4+4.

Se una delle parti rinuncia alla proroga dell’accordo, deve comunicarlo 6 mesi prima della scadenza dello stesso, tramite lettera raccomandata. Passando ai vantaggi, per i proprietari questi si traducono in consistenti benefit fiscali, che possono variare da comune a comune o da regione a regione, ma che di solito sono così stabiliti: riduzione dell’IMU del 25%, diminuzione della base imponibile per l’IRPEF e per l’imposta di registro, riduzione della cedolare secca al 10% di aliquota.

Per quanto riguarda invece i vantaggi dell’inquilino, essi si concretizzano in un canone mensile molto più basso rispetto alle cifre del mercato immobiliare. L’importo può variare sempre in base alle regole specifiche del singolo territorio. Una soluzione dunque, quella del contratto a canone concordato, che può rivelarsi vincente in diverse occasioni e che vale la pena prendere in considerazione.

Stefania Guerra

Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; ad oggi lavoro anche per diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.