La dichiarazione dei redditi va presentata ogni anno, ma sapevi che all’interno del 730 ci sono alcune spese che possono essere rimborsate? Scopriamo insieme quali.
Con la crisi economica e l’inflazione alle stelle, sempre più famiglie italiane sono in difficoltà e chiedono aiuto allo Stato. Il governo è intervenuto con una serie di misure e bonus per sostenere chi ha un reddito basso e chi è a rischio povertà. I prezzi, anche dei beni di consumo, sono infatti saliti e ognuno di noi è più attento a quello che compra. Valutiamo le offerte presenti nei negozi fisici e online e facciamo spese intelligenti usufruendo di buoni pasto e dei prezzi calmierati del trimestre anti-inflazione. Ma ci sono alcuni trucchetti, che forse non conosci, che ti consentono di risparmiare anche con la dichiarazione dei redditi.
Ogni anno, infatti, le persone fisiche che vivono in Italia devono presentare per legge la dichiarazione dei redditi. Per farlo, hanno due alternative a seconda della tipologia di reddito posseduta: il modello Redditi PF o il modello 730. In particolare, il secondo può essere scelto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che hanno un reddito derivante proprio da lavoro dipendente e dalla pensione. A loro volta, i loro coniugi possono presentare la dichiarazione dei redditi usufruendo del modello 730 in forma congiunta.
Modello 730, come avere rimborsi al 20%
Il modello 730 va presentato ogni anno entro il 30 settembre del successivo a quello di imposta, cioè per l’anno 2023 va presentato entro il 30 settembre 2024. Per farlo, possono esserci vari modi: possiamo compilarlo online, rivolgerci a Centri di assistenza fiscale (Caf), al fiscalista o al proprio datore di lavoro (che vale come sostituto d’imposta).
Al suo interno, possiamo inserire delle voci che ci consentono di avere detrazioni o rimborsi. Queste spese devono essere sostenute con pagamenti tracciabili, quindi con carta di credito o bonifico postale. Tra le detrazioni utili, c’è quella relativa ai mezzi di trasporto – che non è da confondersi con il bonus trasporti, il quale è stato abolito. Le spese per l’acquisto di abbonamenti o biglietti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale effettuate nel 2023, possono infatti essere rimborsate.
A quanto ammonta il risarcimento? Esso è pari al 19% delle spese sostenute, ma ha limite massimo di 250 euro. Inoltre, può richiederlo solo chi ha un reddito complessivo fino a 120 mila euro. Questa detrazione, che corrisponde ad uno sconto sull’imposta lorda IRPEF, è valida dal 2018 e va incontro soprattutto ai tanti dipendenti che si recano al lavoro con i mezzi pubblici.