E’ in arrivo una nuova Social Card da utilizzare per i propri acquisti con un importo più alto rispetto al passato. Ecco come funziona.
Riuscire a gestire tutte le spese è diventato difficile un po’ per tutti, anche per una famiglia in cui entrambi i coniugi lavorano, proprio per questo può esserci una situazione quasi di emergenza se uno dei due dovesse essere disoccupati. La preoccupazione in casi simili non può che essere forte, a maggior ragione se tra i vari conti da pagare ci sono anche mutuo o affitto, al punto tale da arrivare a perdere il sonno.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso però di non stare a guardare, ma di dare anzi un aiuto tangibile a chi si trova in indigenza o quasi. A questo scopo ha così deciso di rinnovare la Social Card, provvedimento già in vigore da qualche tempo, ma che avrà ora un valore più elevato rispetto al passato.
Il governo ha annunciato attraverso il Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida l’arrivo della nuova Social Card, che sarà presentata il prossimo 6 giugno, per poter poi essere utilizzata a partire dal mese di luglio (periodo in cui i beneficiari potranno riceverla).
Questa volta si è deciso di renderla disponibile per un maggior numero di persone, consapevoli di quanti siano gli italiani in emergenza economica, che hanno bisogno d un sostegno tangibile. La tessera ora potrà essere utilizzata per poter acquistare beni alimentari e servizi essenziali, come carburanti e trasporto pubblico. Requisito essenziale sarà l’Isee, che non dovrà essere superiore ai 15 mila euro.
Un anno fa ogni famiglia aveva a disposizione un bonus pari a 460 euro, suddivisi in 382,50 euro per l’acquisto di beni di prima necessità e 77,20 euro per il bonus benzina (utilizzabile per l’acquisto di carburanti o abbonamenti per il trasporto pubblico locale). Ora invece è stato possibile aumentare l’entità dell’agevolazione grazie ai 50 milioni di euro che sono stati risparmiati dodici mesi fa.
Per quanto riguarda il suo utilizzo, si potrà spendere l’importo caricato sulla Social Card nei negozi che risultano essere convenzionati, che potranno poi applicare uno sconto del 15%. Tra gli alimentari non sono compresi quelli che vengono considerati beni non di prima necessità, quali birra, bibite gasate, surgelati, vino e caramelle.
Dal beneficio sono però esclusi, come già accaduto in passato, i single, le famiglie senza figli, i beneficiari di altri aiuti statali, come la Naspi, l’Assegno di inclusione, la cassa integrazione guadagni.
Il compito di distribuire la Social Card spetta ai Comuni, ritenuti l’ente più indicato per conoscere le condizioni economiche dei propri cittadini, e Poste Italiane. Chi rientrerà tra i beneficiari avrà così modo di ricevere un SMS per avere un’idea di quando presentarsi per ritirarla.
Non tutte le associazioni del commercio sono apparse favorevoli a questa decisione, soprattutto perché ritengono che assicurare uno sconto del 15% sui prodotti sia eccessivo, pur essendo consapevoli delle difficoltà che stanno vivendo tante persone. Al momento si ritiene inoltre difficile riuscire a capire chi possa accettare i pagamenti con la carta. Qui si deve evidenziare proprio una differenza evidente rispetto al passato, visto che gli importi per alimentari e trasporti saranno caricati in via simultanea.
La presentazione dell’iniziativa potrebbe però essere l’occasione per chiarire eventuali dubbi.