Spese sanitarie nel 730 del 2024, cambiano le regole: cosa bisogna inserire per non avere problemi

È giunto l’ok da parte dell’Autorità Garante per le modifiche all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie da parte dell’Agenzia delle Entrate: ecco i dettagli.

Da quest’anno aumentano i controlli sulle spese sanitarie: è arrivato l’ok da parte dell’Autorità Garante della Privacy e la pubblica amministrazione potrà quindi verificare i dati fiscali delle fatture trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria (Sistema TS) anche per accertare le spese effettuate. Sono due i decreti preparati dal Ministero dell’Economia che disciplinano la materia: il primo relativamente allo scontrino elettronico, il secondo alle fatture inviate al Sistema TS.

Via libera del Garante per il monitoraggio del Fisco sulle spese sanitarie: di cosa si tratta
Controlli sulle spese sanitarie: l’Autorità Garante ha concesso il via libera lo scorso 7 dicembre 2023 – Ascoli.CityRumors.it

I due decreti stabiliscono quali siano le modalità di utilizzo delle informazioni fiscali, nonché le tempistiche entro cui il Fisco può effettuare il monitoraggio. L’Autorità Garante, il cui intervento si è reso necessario per stabilire se e in che modo i controlli non andassero a ledere né confliggere con le norme in materia di Privacy, ha quindi concesso il via libera con parere favorevole lo scorso 7 dicembre 2023.

Dunque in che modo il Fisco può effettuare le verifiche? Per quali informazioni fiscali, con quali finalità e fino a quando a partire dal momento del loro acquisto? Ebbene, entriamo nel dettaglio per comprendere le direttive dei decreti, ovvero come l’Agenzia delle Entrate dovrà prendersene carico e cosa cambia per pazienti e contribuenti.

Le direttive indicati nei due decreti da parte del Ministero dell’Economia

L’Agenzia delle Entrate potrà procedere con attività di monitoraggio dei dati fiscali relativi alle spese sanitarie inviati al Sistema TS per un totale di 8 anni dalla data di presentazione della dichiarazione di riferimento e non oltre il 31 dicembre dell’ottavo anno (o, come specificato dal Ministero, entro il termine di eventuali giudizi in merito).

Via libera del Garante per il monitoraggio del Fisco sulle spese sanitarie: vediamo di cosa si tratta
Le attività di monitoraggio potranno essere effettuate entro 8 anni dalla data di presentazione della dichiarazione di riferimento – Ascoli.CityRumors.it

Nel Sistema TS sono inclusi anche i dati dell’Imposta sul Valore Aggiunto (ovvero dell’IVA) di ogni spesa effettuata e le fatture relative a prestazioni sanitarie ricevute e rifiutate, i cui corrispettivi vengono inviati quotidianamente al Sistema telematico, creato dal Ministero in collaborazione con la AGID – Agenzia per l’Italia Digitale. 

Il Fisco, quindi, potrà memorizzare ed utilizzare i dati rilevanti da un punto di vista fiscale, pur attraverso l’oscuramento delle informazioni che riguardano l’identità del paziente (come il codice fiscale), nonché la tipologia di prestazioni rese, in ottemperanza delle norme sul rispetto al diritto alla Privacy. In questo modo, Ministero e Fisco prevedono di contrastare con maggior efficacia il rischio di evasione attraverso il riconoscimento diretto dei rimborsi fiscali.

Le informazioni, inoltre, potranno essere condivise con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane. In quanto alla detraibilità, spese mediche di tipo generico, specialistico, chirurgico, farmaceutico e simili consentono la detrazione d’imposta pari al 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Per maggiori dettagli riguardo alle modalità di dichiarazione ed al modello 730, è consigliabile consultare il proprio commercialista di fiducia o un CAF territoriale.

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