Sui Buoni Fruttiferi Postali si paga l’imposta di bollo a fine dicembre? Ecco come funziona

I Buoni Fruttiferi Postali prevedono il pagamento dell’imposto di bollo a fine dicembre? L’azienda italiana chiarisce la questione.

Tra le FAQ sul sito di Poste Italiane si trovano chiarimenti in merito al pagamento dell’imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi.

Buoni fruttiferi postali, si paga l'imposta di bollo
Sui buoni fruttiferi bisogna pagare l’imposta di bollo? Ecco la guida – (Ascoli.cityrumors.it)

In Italia si contano oltre 47 milioni di Buoni Fruttiferi sottoscritti. Il prodotto si rivela tra gli strumenti di risparmio preferiti dei cittadini. I piccoli risparmiatori che non amano il rischio e desiderano recuperare con sicurezza il capitale iniziale sono attratti dai Buoni di Poste Italiane. Garantiti dallo Stato italiano, alla scadenza si potrà ritirare l’intero importo versato più gli interessi accumulati nel tempo.

Naturalmente i rendimenti non sono elevati ma permettono comunque guadagni interessanti soprattutto con gli aumenti dei tassi dell’ultimo periodo. Proprio ora c’è una promozione molto interessante con il rendimento del 6,00% in caso di sottoscrizione di un Buono dedicato ai minori. Il valore del Buono crescerà più del doppio attendendo i 18 anni di un bimbo molto piccolo. I Buoni, poi, godono della tassazione agevolata del 12,50% e sono flessibili. Occorre considerare, però, il pagamento dell’imposta di bollo.

Chi paga l’imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi nel mese di dicembre?

Occorre fare una distinzione in base alla data di sottoscrizione dei Buoni Fruttiferi. Se antecedente il 2009 allora l’imposta sarà calcolata sul valore nominale del singolo titolo.

L’aliquota si applica a partire dal 2012 nella misura dello 0,10% per il 2012, 0,15% per il 2013 e dello 0,20% dal 2014 in poi. L’imposta si applica ad ogni 31 dicembre e la misura minima è di 2 euro.

Imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi Postali
Imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi Postali, quando si paga e quando no -(Ascoli.cityrumors.it)

Per i Buoni Fruttiferi emessi dopo il 2009 e per i Buoni dematerializzati, invece, l’imposta si calcola sul valore nominale di tutti i Buoni con lo stesso intestatario solo se il valore effettivo di rimborso supera i 5 mila euro (al netto degli oneri fiscali). L’importo minimo è  di 34,20 euro fino al 2014 (poi è stata abolita) con aliquote uguali a quelle già citate per i Buoni emessi prima del 2009.

Al 31 dicembre si calcola il valore di rimborso del patrimonio. Se supera i 5 mila euro allora l’imposta sarà conteggiata per ogni anno sul valore nominale di ogni Buono con somme accantonare. L’imposta minima è di 1 euro. Se il lavora di rimborso risultasse inferiore a 5 mila euro allora non si pagherà l’imposta di bollo per l’anno in corso.

Nel caso di Buoni Fruttiferi Postali intestati a persone giuridiche, dal 2014 la misura massima corrisponde a 14 mila euro. Concludiamo ricordando che il pagamento dell’imposta di bollo è previsto anche sul Libretti Postali e sull’Offerta Supersmart.

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