Sapere che c’è il Superbonus da restituire è davvero una pessima notizia, ecco come evitare la sanzione che mette in ginocchio le famiglie.
Avere il superbonus da restituire è davvero una notizia sconvolgente, ma c’è un modo per evitare la pesantissima sanzione. In primis, è necessario capire perché alcuni contribuenti si ritrovano in questa situazione, anche perché mai e poi mai si sarebbero aspettati una condizione del genere. Segue poi analizzare i punti chiave di quanto delineato dall’ADE, ecco cosa dice l’ultima dichiarazione in materia.

È stata la risoluzione n. 70/E dell’ADE, cioè dell’Agenzia delle Entrate a istituire il codice tributo 8143, elemento fondamentale per permettere ai contribuenti di restituire volontariamente le somme indebitamente ricevute come contributo per il Superbonus del 2025.
Questo perché essendo il contributo destinato a chi aveva redditi sotti i 15 mila euro, e aveva anche sostenuto spese agevolate al 70% entro il 31 ottobre di quell’anno, si è riconosciuto che alcuni non avrebbero dovuto percepirlo. Ma per quale ragione? L’intervento dell’Agenzia finanziaria è destinato a ripristinare la situazione in maniera regolare, perché è venuto fuori un quadro preoccupante.
Perché c’è il Superbonus da restituire, come gestire la novità
È successo che proprio dopo l’erogazione dei contributi, l’ADE si è accorta mediante verifiche incrociate che i dati dichiarati dai richiedenti, cioè ISEE e Redditi, le spese comunicate mediante Enea e professionisti tecnici, e alcuni limiti previsti da decreto, non erano stati proprio rispettati o comunque compatibili con il beneficio.

Se si vogliono evitare sanzioni pesantissime, bisogna gire quanto prima per ripristinare in maniera “spontanea” la situazione, ma bisogna tenere conto de fatto, che non è sempre così. Poiché ci sono più aspetti da tenere in conto, oltre che molteplici situazioni da gestire, le quali non sono tutte uguali.
Nello specifico, per quanto concerne il disagio emerso, si parla della restituzione di spese non effettivamente agevolabili o anche di doppi pagamenti da parte dello Stato. Condizioni che devono essere ripristinate. Inoltre, è capitato di riscontrare l’elemento peggiore: certi contribuenti non vi rientravano nei requisiti familiari e catastali e non avrebbero potuto ottenere il Superbonus!
Così, chi ha scoperto ciò successivamente alla su erogazione, dovrà versare spontaneamente l’importo mediante modello F24, cioè Sezione Erario, indicando l’anno di riferimento e l’importo da restituire. Il suddetto pagamento avverrà online, mediante i servizi dell’Agenzia delle Entrate, appunto Entratel o Fisconline, o attraverso intermediari abilitati, non si può fare in posta o in banca.
Infine, occorre ribadire che il codice 8143 è valido solo per questi versamenti spontanei. Poiché nei casi di recupero d’ufficio, sarà la stessa Agenzia a fornire le istruzioni che servono per il pagamento, e di conseguenza si dovrà agire diversamente.





