Cenone della Vigilia di Natale, ecco 3 piatti tipici delle Marche da portare in tavola. I suggerimenti utili.
Si avvicinano le feste di Natale e in questi giorni le famiglie sono alle prese con gli acquisti, per i regali ma anche e soprattutto di cibi da portare in tavola per cenoni e pranzi. Tra prodotti pronti e ingredienti per gustose ricette, i marchigiani non si fanno trovare impreparati per il menù natalizio.
Le Marche, come le altre regioni italiane, portano sulla tavola di Natale i piatti tipici locali, che variano a seconda delle tradizioni e della zona, che sia di mare, collina o montagna. Ogni provincia, anzi ogni comune delle Marche ha le sue ricette tipiche.
Qui vi segnaliamo tre piatti delle Marche da portare in tavola per il Cenone della Vigilia di Natale. I consigli su cosa preparare per familiari e amici.
Cenone della Vigilia di Natale: 3 piatti tipici delle Marche
La sera della Vigilia di Natale la cena è di magro. Pertanto si tende ad evitare la carne e i cibi grassi, per preferire il pesce, la pasta e le verdure. È comunque un giorno di preparazione alla grande festa del Natale e la tavola viene imbandita di prelibatezze, con dolci e spumanti serviti alla mezzanotte, ma anche prima se si va a letto presto o si esce per la messa di mezzanotte. Questo rito viene seguito anche nelle Marche, dove per il Cenone della Vigilia di Natale vengono preparati golosi piatti tipici a base di pesce. Qui vi segnaliamo 3 piatti tradizionali marchigiani da servire la sera della Vigilia.
Semplici ma gustosi sono gli spaghetti al sugo di magro, preparati con una salsa di pomodoro, tonno, olive e alici. Sono una specialità dell’ascolano e si preparano velocemente e con facilità. In una pentola si versano l’olio extravergine di oliva, l’aglio, il prezzemolo tritato, le olive verdi in salamoia, preferibilmente ascolane, tagliate in quarti, il tonno, sgocciolato e tagliato, e le alici, private delle lische e del sale in eccesso. Si soffrigge tutto per pochi minuti, si aggiunge il passato di pomodoro e si lascia cuocere il sugo per circa venti minuti, a metà cottura si può aggiungere a piacere del peperoncino. Le quantità degli ingredienti variano a seconda dei commensali. Al posto degli spaghetti si possono usare i bucatini.
L’altro piatto classico della Vigilia è lo stoccafisso all’anconitana. Lo stoccafisso è il merluzzo essiccato all’aria, per evitare la lunga procedura per reidratarlo, che richiede diversi giorni in ammollo in acqua fredda, il consiglio è di acquistarlo già reidratato. Lo stoccafisso già reidratato va tagliato a pezzi e cotto a fuoco lento per circa 2 ore in una pentola insieme a olio extravergine di oliva, sale, cipolla, aglio, pepe bianco o nero, prezzemolo, maggiorana, timo, un rametto di rosmarino, olive nere snocciolate, patate e pomodori rossi tagliati a fettine sottili.
Un’altra specialità marchigiana da consumare alla Vigilia di Natale è il brodetto di pesce che si può preparare in tante varianti. I brodetti tipici delle Marche sono quelli di Fano, Ancona e San Benedetto del Tronto ma esistono diverse ricette delle varie località di mare marchigiane. Il brodetto nasce come piatto povero dei pescatori, preparato a bordo delle barche con il pescato meno pregiato. Dunque è ideale per la Vigilia. A seconda delle ricette con diverse specie di pesce come: canocchia, gallinella di mare, gattuccio, granchio, gronco, mazzancolla, mazzola, merluzzo, moscardino, palombo, pesce San Pietro, pesce prete, rana pescatrice, razza, scorfano, seppia, suro, tracina e triglia. Ingredienti immancabili sono il concentrato di pomodoro e l’aceto. Il brodetto si gusta con il pane abbrustolito.