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Colesterolo alto e malattie cardiovascolari: massima attenzione a questi sintomi

Il colesterolo alto è un grave problema che colpisce la popolazione di qualsiasi fascia d’età. Prestiamo attenzione ai sintomi.

Il colesterolo alto (ipercolesterolemia) è una delle patologie più diffuse al mondo. Nei tempi moderni, l’industria alimentare ha preso il sopravvento e quindi anche i cibi più elaborati, che sono causa principale di questa patologia che rientra in quelle cardiovascolari. Colpisce tutte le fasce d’età, e oggi purtroppo sempre più quella degli individui in età pediatrica. Il problema è che risulta quasi asintomatica.

Colesterolo alto: quali sono i sintomi a cui prestare attenzione? – AscoliCityRumors.it

Eppure esiste un modo per capire se i livelli di colesterolo nel sangue sono aumentati. In alcuni casi, si è al corrente della malattia già dalla nascita, quando parliamo di ipercolesterolemia familiare omozigote. Quando invece la patologia più comune è ad uno stadio molto avanzato e non si è fatto nulla per tenere la situazione sotto controllo, i sintomi più diffusi sono dolore toracico, crampi frequenti, cefalea e confusione mentale.

Questo accade quando il colesterolo, elemento presente naturalmente nel sangue e fondamentale per la vita, si innalza a livelli estremi, diventando “colesterolo cattivo” trasportato da lipoproteine a bassa densità (LDL): in questo caso si accumula sulle pareti dei vasi sanguigni, andando a creare delle ostruzioni che rallentano pericolosamente il flusso del sangue. La conseguenza è un innalzamento della pressione sanguigna che può portare ad ischemie vascolari.

Invece se il trasporto avviene da lipoproteine ad alta densità (HDL) parliamo di “colesterolo buono“. Le lipoproteine appena citate hanno il compito di ripulire l’organismo dal colesterolo in eccesso. Le cause principali dell’innalzamento del colesterolo possono essere di natura genetica, per disfunzioni ormonali legate alla tiroide, problemi al fegato, patologie renali e assunzione di alcol e alcuni farmaci particolari.

I sintomi a cui prestare massima attenzione

Quando il colesterolo nel sangue aumenta, solitamente non causa nessun sintomo evidente tranne nei casi di ipercolesterolemia familiare omozigote, la quale causa depositi di colesterolo nella pelle, nei tendini e nella cornea. Ma allora come facciamo per riconoscere questa patologia negli altri casi?

La cefalea, uno dei sintomi dell’ipercolesterolemia – AscoliCityRumors.it

Il sintomo più latente (considerato più una complicanza) è la formazione di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni, portando all’insorgenza di malattie cardiovascolari, tra cui la malattia degenerativa aterosclerosi. Eppure esistono altri due sintomi che possiamo apprezzare dall’esterno: stiamo parlando degli xantomi e xantelasmi.

I primi sono dei noduli o piccole placche di lipidi di colore giallo-arancione, causati per l’accumulo di grasso sotto la superficie cutanea o a livello dei tendini. I xantelasmi invece sono sempre accumuli di lipidi sulla superficie cutanea, ma sono più biancastri e sferici, e si concentrano nella zona della palpebra superiore ed inferiore.

Per prevenire l’insorgenza di questa patologia, è necessario sottoporsi periodicamente a degli esami del sangue, circa ogni cinque anni, ma nel caso di predisposizione genetica il medico potrebbe consigliare prelievi ematici più frequenti. Inoltre si può tenere sotto controllo la situazione con una dieta povera di grassi (evitando carne rossa e uova), evitando il fumo, praticando attività motoria regolarmente e limitare il più possibile l’assunzione di quei farmaci che interferiscono nella sintesi o nell’assorbimento del colesterolo nell’intestino.