Dolci tipici natalizi italiani, l’elenco delle golosità regionali da provare: ad Ascoli Piceno è il frustingo

Nel giorno di Natale facciamo un breve viaggio virtuale alla scoperta dei dolci tipici natalizi italiani, da provare se siete in zona!

Dolci tipici natalizi italiani
Dolci tipici natalizi italiani, la Gubana – ascoli.cityrumors.it

In tutta Italia ci sono ricette regionali di dolci tipici natalizi la cui tradizione si rinnova di anno di anno. Così nelle famiglie c’è chi è addetto alla produzione di dolci fatti in casa e nel periodo natalizio si sfornano delle bontà che bisogna assaggiare almeno una volta nella vita!

Per gioco e per passione, abbiamo di seguito stilato l’elenco dei dolci tipici di Natale regionali che vi suggeriamo di provare assolutamente per assaporare i prodotti dolciari che hanno fatto la storia dei territori e sono diventati un vero e proprio patrimonio della cultura enogastronomica locale.

Dolci Natalizi tipici, cosa si gusta nelle varie regioni d’Italia

Sono tanti i prodotti dolciari tipici che arricchiscono le tavole in occasione delle Festività natalizie. Se, come dice la Coldiretti in base ad un recente sondaggio Ixe’, nelle case degli italiani il re delle feste resta il panettone (presente nel 78% delle tavole, davanti al pandoro con il 73%), quest’anno c’è anche un 41% di italiani che ha scelto di preparare da sé i dolci tipici del Natale.

Frustingo
Frustingo – Foto Facebook @Il Marcuzzo – ascoli.cityrumors.it

Fare i dolci natalizi in casa è una attività che è tornata ad essere gratificante all’interno delle famiglie, anche con il coinvolgimento dei bambini, e cioè non può che rallegrarci. Se vi è venuta la voglia di riscoprire ricette dei dolci natalizi locali che si tramandano da generazioni nei piccoli come nei grandi centri urbani di tutta Italia, ecco quali sono i dolci natalizi tipici e dove poterli gustare.

Partiamo con le regioni del Nord, in Valle D’Aosta si gusta il Flantze, in Piemonte il Crumbot e in Lombardia, dove troviamo il Panun de Natal, un dolce ricco di frutta secca e molto profumato fatto con il grano saraceno e che può avere la forma di un filoncino leggermente appiattito o più raramente di una pagnotta rotonda, rigonfia al centro.

Poi in si gusta lo Trentino lo Zelten, in Friuli c’è la Gubana, una pasta dolce lievitata con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone, dalla caratteristica forma a chiocciola. In Emilia Romagna la Spongata è un dolce antico ripieno di miele, uva passa, noci, pinoli, cedro e in Veneto invece si prepara la Pinza.

In Liguria il dolce tipico del Natale è il Pandolce preparato con un impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti, essenza di fiori d’arancio, pinoli, pistacchi, semi di finocchio, latte e marsala.

In Toscana non si può non gustare una fetta di Panforte, in Umbria c’è il Pampepato, nelle Marche, come anticipato prima, il Frustingo (ma ci sono anche altri dolci di Natale marchigiani degni di nota). Poi nel Lazio ricordiamo il Pangiallo, in Abruzzo il Parrozzo, in Molise il Cippillati di Trivento.

In Campania si possono gustare decine di dolci, ma non perdetevi i Susamielli, in Basilicata i Calzoncelli che sono dolci fritti ripieni di castagne, e in Puglia le Cartellate. In Calabria un dolce tipico di Natale è la pitta ‘nchiusa o ‘mpigliata, in Sicilia potete gustare il Buccellato e in Sardegna il Pabassinas.

Di dolci da preparare ce ne sono davvero tanti, e vale la pena provare a farli a casa, dato che, come dimostra il recente il sequestro di 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime da parte del NAS, quello che si trova in vendita non sempre è di qualità e si corre il rischio di portare a casa alimenti contaminati o deteriorati.

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