Pensare alla propria salute è importante a qualsiasi età, ma dopo i 50 bisogna prestare più attenzione: ecco cosa fare.
Il quadro clinico di ciascuna persona è diverso, soprattutto se si va incontro alla senilità. La genetica gioca un ruolo fondamentale, ma anche le buone abitudini e i comportamenti messi in atto durante la quotidianità possono aiutarti a mantenerti in salute ed invecchiare bene.
A dare i giusti consigli per mantenere l’organismo in salute e sentirsi sempre giovani, è Meg Selig, una consulente in pensione che da anni studia il cambiamento delle abitudini. I 50 possono essere i nuovi 30, ma non basta essere in forma fisica smagliante per poter affermare di invecchiare nel modo giusto. E’ importante curare anche tutti gli altri aspetti della quotidianità che influiscono sul piano psicofisico.
Theresa A. Allison, geriatra e professoressa di medicina all’Università della California, afferma: “Invecchiare bene significa vivere una vita ricca e significativa. Ci sono persone con una pressione sanguigna perfetta e un regime di esercizio fisico perfetto che sono infelici, e ci sono persone che vivono bene spostandosi sulla loro sedia a rotelle“.
Ma allora qual è il segreto per considerarsi persone in salute? La dott.ssa Allison e altri esperti hanno stilato una lista di 8 punti che ti aiuteranno a definire il tuo stile di vita, e capire se dovresti migliorare qualche aspetto della tua vita.
Avere dei forti legami sociali permette di non sentirsi mai completamente soli. L’isolamento sociale è associato ad una maggiore probabilità di andare incontro a ictus, depressione, demenza e diabete. Essere introversi non è sbagliato, ma avere anche un solo familiare o amico da poter sempre contattare salva la vita. E’ bene quindi organizzare incontri, coltivare hobby in compagnia e dedicare del tempo all’attività fisica preferita, che migliora la condizione fisica generale ma anche l’umore. Praticare 30 minuti di attività per cinque giorni a settimana, preferibilmente in compagnia, aumentano la longevità.
Altro dettaglio da non sottovalutare è l’alimentazione. La dieta mediterranea è la migliore, alimentazione in grado di aggiungere anni da vivere: protegge il cuore, rallenta il declino cognitivo e riduce notevolmente le probabilità di andare incontro a diabete e cancro. Consuma cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, poca carne rossa e molto pesce, legumi, cereali integrali e olio d’oliva. Essere impegnati in attività significative (giardinaggio, suonare uno strumento, volontariato) permette di raggiungere un equilibrio psicofisico non indifferente: si abbassa il livello di stress e si riduce il rischio di malattie cardiovascolari.
Un sonno di qualità, di almeno 8 ore, permette all’organismo di rimuovere le tossine dal cervello. Togliere ore di sonno aumenta il rischio di andare incontro a demenza senile ed Alzheimer. Evitare alcol e caffeina la sera, e non usare il telefono o guardare la TV prima di coricarsi, migliorerà la qualità e la durata del sonno. Inoltre l’ottimismo verso gli anni che passano, permette di avere una vita più sana e felice. Tenere un “diario della gratitudine” quotidianamente o fare volontariato aiuta a sentirsi utili e dare un senso alla propria vita.
Essere coscienziosi permette di vivere più a lungo. Presentarsi alle visite mediche ed evitare tutte le cattive abitudini e tutto ciò che consiglia il medico curante, hanno maggiore probabilità di evitare un deterioramento cognitivo. Inoltre allenare le capacità cognitive è uno dei segreti più importanti. Miller ha spiegato: “Quando impari qualcosa di nuovo, il tuo centro della memoria si illumina come una luce di Natale. Lo stimoli e crei un ciclo di nuove informazioni, e quella stimolazione è come un allenamento per l’ippocampo”. Leggere, socializzare, imparare attività nuove ti permetteranno di andare incontro ad una vecchiaia serena e soprattutto in salute.